Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 27533 del 08/04/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 27533 Anno 2013
Presidente: GRASSI ALDO
Relatore: DUBOLINO PIETRO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
BOGVERADZE SHOTA N. IL 24/09/1966
avverso la sentenza n. 2696/2012 CORTE APPELLO di ROMA, del
18/06/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;
Data Udienza: 08/04/2013
CONSIDERATO IN DIRITTO:
– che il ricorso va dichiarato inammissibile, siccome caratterizzato da assoluta ed
,
evidente genericità, a fronte della più che adeguata motivazione sulla base della quale
la corte territoriale ha ritenuto che l’imputato non fosse meritevole delle attenuanti
generiche, ponendo in luce come egli fosse già stato arrestato, il 25 novembre 2011,
per un altro tentativo di furto, per il quale aveva patteggiato la pena, fruendo anche
del beneficio della sospensione condizionale;
– che la ritenuta inammissibilità del ricorso comporta le conseguenze di cui all’art.
616 c.p.p., ivi compresa, in assenza di elementi che valgano ad escludere ogni profilo
di colpa, anche l’applicazione della prescritta sanzione pecuniaria, il cui importo
stimasi equo fissare in euro mille;
P. Q. M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese del procedimento nonché al versamento della somma di euro mille alla cassa
delle ammende.
Così decq in Ro a, 1’8 aprile 2013
RILEVATO IN FATTO:
– che con l’impugnata sentenza la corte d’appello di Roma, nel confermare il
giudizio di penale responsabilità di tale BOGVERADZE Shota in ordine al reato di
tentato furto aggravato in abitazione, commesso il 4 gennaio 2012, ridusse tuttavia la
pena inflitta all’imputato da anni uno e mesi quattro di reclusione, più euro 200 di
multa ad anni uno di reclusione, fermo restando l’importo della multa;
– che avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione, con atto a propria
firma, l’imputato, denunciando mancanza di motivazione in ordine al confermato
diniego delle attenuanti generiche; doglianza poi ribadita in un successiva memoria a
firma dell’avv. Giuseppe Garzo, nominato difensore d’ufficio dell’imputato;