Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 267 del 10/12/2015
Penale Ord. Sez. 7 Num. 267 Anno 2016
Presidente: PAOLONI GIACOMO
Relatore: CAPOZZI ANGELO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
DALL’OCA GIOVANNI FABIO N. IL 21/08/1970
avverso la sentenza n. 4600/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del
28/05/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;
Data Udienza: 10/12/2015
14469/15
Motivi della decisione
L’imputato DALL’OCA Giovanni Fabio ricorre a mezzo del difensore contro l’indicata sentenza
della Corte d’Appello di Genova che ha confermato quella emessa dal locale Tribunale in data
8.10.2012 , impugnata dall’imputato, che ha riconosciuto l’imputato responsabile del reato di
cui all’art. 385 c.p., condannandolo a pena di giustizia.
Il ricorso è inammissibile trattandosi di motivo che costituisce mera reiterazione delle analoghe
doglianze in appello alle quali la Corte ha risposto senza incorrere in vizi logici e giuridici in
ordine alla inattendibilità della versione difensiva tenuto conto delle circostanze e modalità del
controllo mattutino.
All’inammissibilità dell’impugnazione segue, come per legge, la condanna del ricorrente al
pagamento delle spese processuali ed al versamento di una somma in favore della cassa delle
ammende, che stimasi equo quantificare in euro 1.000,00 (mille).
P. Q. M.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali
e della somma di Euro 1.000,00 (mille) in favore della cassa delle ammende.
Roma, 10.12.2015
Il consigliere estensore
Angelo Capozzi
Il Preside te
Giacomo/aolonii
A e
Il ricorrente deduce vizio della motivazione in relazione alla ritenuta rilevanza della assenza
dell’imputato dalla abitazione rispetto alla addotta circostanza secondo la qual l’imputato
poteva non aver udito il campanello del citofono e della porta di casa.