Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 26023 del 18/02/2015
Penale Ord. Sez. 7 Num. 26023 Anno 2015
Presidente: VECCHIO MASSIMO
Relatore: CASSANO MARGHERITA
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
JAKU MIRALDI (ALIAS…) N. IL 17/06/1985
avverso il provvedimento n. 68/2014 PROCURA DELLA
REPUBBLICA PRESSO TRIBUNALE di TERNI, del 21/05/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA
CAS SANO;
Data Udienza: 18/02/2015
Ritenuto in fatto.
Il 21 maggio 2014 il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Temi
emetteva nei confronti di Jaku Miraldi (alias Jaku Ermir, codice C.U.I. 027W007)
provvedimento di unificazione di pene concorrenti.
Avverso tale ordinanza ha proposto ricorso per cassazione, tramite il difensore
in relazione alle ragioni poste a base del provvedimento adottato.
Osserva in diritto.
Il ricorso è manifestamente infondato.
I provvedimenti emessi dal pubblico ministero nella fase esecutiva, anche se
incidenti sulla libertà del condannato, non avendo contenuto decisorio e attitudine a
definire il rapporto processuale, non hanno natura giurisdizionale ma
amministrativa, promanando da un organo le cui funzioni sono eminentemente di
carattere esecutivo e amministrativo. Ne consegue che tali provvedimenti non sono
suscettibili di autonoma e diretta impugnazione con il ricorso per cassazione,
mentre, per ottenere una pronuncia ablativa o modificativa, è esperibile lo specifico
rimedio dell’incidente di esecuzione. (Sez. 1, n. 4396 del 17/06/1999).
Alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso consegue di diritto la condanna
del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in mancanza elementi atti ad
escludere la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, al
versamento a favore della cassa delle ammende di una sanzione pecuniaria che pare
congruo determinare in euro mille, ai sensi dell’art. 616 c.p.p.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali e della somma di euro mille in favore della cassa della ammende.
Così deciso, in Roma, il 18 febbraio 2015.
di fiducia, Jaku Miraldi, il quale lamenta violazione di legge e vizio di motivazione