Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 25315 del 10/12/2014


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Penale Sent. Sez. 3 Num. 25315 Anno 2015
Presidente: SQUASSONI CLAUDIA
Relatore: ACETO ALDO

SENTENZA

sui ricorsi proposti da
1. Parato Cosimo, nato a Erchie il 14/09/1965;
2. Parato Angela, nata a Torre Santa Susanna il 16/01/1967;
3. Parato Valerio, nato a Mesagne il 01/03/1973;

avverso la sentenza del 06/03/2014 della Corte di appello di Lecce;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Aldo Aceto;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Giulio
Romano, che ha concluso per l’inammissibilità dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 19/04/2012 il Tribunale di Brindisi aveva dichiarato i
sigg.ri Angela Parato, Cosimo Parato e Valerio Parato colpevoli dei reati di cui agli
artt. 110, 81, cpv., 483, cod. pen. (capo A), e di truffa continuata ai danni dello
Stato di cui agli artt. 110, 81, cpv., 640, comma 2, n. 1, cod. pen. (capo B),
commessi in Brindisi dal maggio 2007 al settembre 2009, il Cosimo Parato

Data Udienza: 10/12/2014

colpevole anche del reato di cui agli artt. 81, cpv., cod. pen., 40, comma 1, lett.
b) e c), comma 4, d.lgs. 26 ottobre 1995, n. 504 (capo C) e del reato di
insolvenza fraudolenta continuata e aggravata di cui agii artt. 110, 81, cpv., 641,
61, n. 7, cod. pen. (capo D), commessi dal maggio 2007 ai settembre 2009.
1.1.Si imputava ai ricorrenti di aver:
– rilasciato false attestazioni di notorietà all’ufficio UMA di Brindisi circa
all’estensione dei fondi agricoli coltivati per ottenere i libretti necessari per gli
acquisti di carburante con accisa agevolata (reato di cui al capo A,

imprenditori individuali, con il concorso morale del fratello Cosimo);
– indotto in errore lo Stato utilizzando i libretti UMA alterati e contraffatti per
acquistare carburanti con accisa agevolata, con danno per l’Erario pari ad C
258.350,48, corrispondente all’accisa evasa negli 2006 e 2007 (reato di cui al
capo B, attribuito al solo Parato e Valerio Parato con il concorso morale del
fratello Cosimo);
– evaso le accise di cui al capoverso che precede (reato di cui al capo C,
attribuito in via esclusiva al Parato Cosimo);
– ottenuto forniture di carburante ad accisa agevolata (anche mediante
l’utilizzo di copie parzialmente e totalmente contraffatte di libretti UMA) e
carburante a tariffa piena dissimulando il proprio stato di insolvenza e con
l’intenzione di non adempiere le obbligazioni assunte (effettivamente non
adempiute), con grave danno patrimoniale per la <

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