Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 25088 del 04/12/2014
Penale Ord. Sez. 7 Num. 25088 Anno 2015
Presidente: DUBOLINO PIETRO
Relatore: DE BERARDINIS SILVANA
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
HAJJAJ EL HASSAN N. IL 14/02/1973
avverso la sentenza n. 2876/2010 CORTE APPELLO di MILANO, del
19/03/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE
BERARDINIS;
Data Udienza: 04/12/2014
CONSIDERATO IN DIRITTO:
– che il ricorso va dichiarato inammissibile, siccome volto soltanto a rimettere in
discussione, in questa sede, con argomentazioni del tutto assertive e generiche, le
conclusioni alle quali, in punto di trattamento sanzionatorio, è pervenuta la corte di
merito, sulla base di una motivazione da riguardarsi come più che adeguata, avendo
essa posto in luce, tra l’altro, come a carico dell’imputato figurassero precedenti
condanne per violazione della legge sugli stupefacenti e per altro reato di falso, in
presenza delle quali ben a ragione poteva ritenersi che l’imputato stesso fosse
immeritevole delle invocate attenuanti generiche (per il riconoscimento delle quali,
peraltro, secondo quanto affermato, ad esempio, da Cass. III, 25 settembre —23
ottobre 2014 n. 44071, Papini ed altri, RV 260610, richiede la presenza di elementi
positivi, in mancanza dei quali il diniego è comunque giustificato), come pure della
determinazione della pena in misura corrispondente al minimo edittale (dal quale,
tuttavia, la pena effettivamente irrogata non si distacca in misura rilevante);
– che la ritenuta inammissibilità del ricorso comporta le conseguenze di cui all’art.
616 c.p.p., ivi compresa, in assenza di elementi che valgano ad escludere ogni profilo
di colpa, anche l’applicazione della prescritta sanzione pecuniaria, il cui importo
stimasi equo fissare in euro mille;
P. Q. M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese del procedimento nonché al versamento della somma di euro mille alla cassa
delle ammende.
Così deciso in Roma, il 4 dicembre 20
OEPOS
Il consigliere r latore
IN CANICÈ’LLEFZIA
RILEVATO IN FATTO:
– che con l’impugnata sentenza fu confermata la condanna di tale HAJJAJ El
Hassan alla pena di mesi otto di reclusione per il reato di cui all’art. 483 c.p.,
consistito, secondo l’accusa, nell’avere l’imputato falsamente dichiarato l’avvenuto
smarrimento della patente di guida, che in realtà gli era stata ritirata e revocata a
seguito della sua espulsione dal territorio dello Stato, e nell’avere quindi falsamente
attestato, nel richiedere un duplicato di detta patente, che essa era valida a tutti gli
effetti;
– che avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione la difesa
dell’imputato, denunciando vizio di motivazione in ordine al mancato riconoscimento
delle attenuanti generiche ed al mancato contenimento della pena nel minimo edittale;