Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 25084 del 04/12/2014


Clicca qui per richiedere la rimozione dei dati personali dalla sentenza

Penale Ord. Sez. 7 Num. 25084 Anno 2015
Presidente: DUBOLINO PIETRO
Relatore: DE BERARDINIS SILVANA

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
SCHIAVONE ALESSANDRO N. IL 25/07/1977
BIFUMO MARIO N. IL 31/01/1976
avverso la sentenza n. 6524/2008 CORTE APPELLO di ROMA, del
29/02/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE
BERARDINIS;

Data Udienza: 04/12/2014

CONSIDERATO IN DIRITTO:
– che il ricorso va dichiarato inammissibile, in quanto lo stesso, nel riproporre, in
sostanza, le medesime doglianze già sottoposte all’attenzione della corte d’appello,
non si confronta adeguatamente con la risposta fornita nell’impugnata sentenza, nella
quale si pone in luce come le sbarre della recinzione metallica fossero risultate
divaricate proprio in corrispondenza del punto in cui era posizionato il furgone sul
quale i ricorrenti si accingevano a caricare il materiale sottratto, costituito da profilati
metallici (circostanza, questa, del tutto ignorata nell’atto di gravame), e come i detti
profilati fossero stati staccati da una vetrata di cui facevano parte; il che mal si
concilia con l’ipotesi che il distacco fosse avvenuto in precedenza per finalità di puro
vandalismo, trattandosi di operazione che, all’evidenza, doveva richiedere un certo
impegno e la cui fmalità, quindi, non poteva, con ogni ragionevolezza, non essere
quella del successivo impossessamento;
– che la ritenuta inammissibilità del ricorso comporta le conseguenze di cui all’art.
616 c.p.p., ivi compresa, in assenza di elementi che valgano ad escludere ogni profilo
di colpa, anche l’applicazione della prescritta sanzione pecuniaria, il cui importo
stimasi equo fissare in euro mille per ciascun ricorrente;
P. Q. M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna ciascun ricorrente al
pagamento delle spese del procedimento nonché al versamento della somma di euro
mille alla cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 4 dicembre 2014.

RILEVATO IN FATTO:
– che con l’impugnata sentenza, in conferma di quella di primo grado,
SCHIAVONE Alessandro e BIFUMO Mario furono ritenuti responsabili del reato di
tentato furto, aggravato da violenza sulle cose, di materiali vari che intendevano
sottrarre dai locali di un dismesso stabilimento industriale;
– che avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione la comune difesa
degl’imputati, denunciando vizio di motivazione in ordine alla ritenuta sussistenza
della contestata aggravante, sull’assunto, in sintesi e nell’essenziale, che non sarebbe
stata fornita adeguata risposta alle deduzioni difensive volte a mettere in luce come
l’accesso all’area interna dello stabilimento fosse privo di ostacoli, a causa di
pregressi atti di vandalismo posti in essere da ignoti e come non potesse assumere
rilevanza, a sfavore degl’imputati, il fatto che costoro fossero in possesso di attrezzi
vari quali pinze, cacciavite e tenaglie, trattandosi di attrezzi di uso comune
nell’attività di raccoglitori di rottami, da essi esercitata;

Sostieni LaLeggepertutti.it

La pandemia ha colpito duramente anche il settore giornalistico. La pubblicità, di cui si nutre l’informazione online, è in forte calo, con perdite di oltre il 70%. Ma, a differenza degli altri comparti, i giornali online non ricevuto alcun sostegno da parte dello Stato. Per salvare l'informazione libera e gratuita, ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di mantenere in vita il nostro giornale. Questo ci permetterà di esistere anche dopo la pandemia, per offrirti un servizio sempre aggiornato e professionale. Diventa sostenitore clicca qui

LEGGI ANCHE



NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI

CERCA SENTENZA