Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 25002 del 17/04/2013
Penale Sent. Sez. 6 Num. 25002 Anno 2013
Presidente: GARRIBBA TITO
Relatore: FIDELBO GIORGIO
SENTENZA
sul ricorso proposto da
Salvatore Scandurra, nato a Messina il 6.9.1964
avverso la sentenza del 28 settembre 2012 emessa dalla Corte d’appello di
Messina;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere dott. Giorgio Fidelbo;
udite le richieste del sostituto procuratore generale Tindari Baglione, che ha
concluso per l’annullamento della sentenza per morte dell’imputato.
Data Udienza: 17/04/2013
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Con la decisione in epigrafe indicata la Corte d’appello di Messina ha
confermato la sentenza del 20 febbraio 2008 con cui il Tribunale in sede
aveva condannato Salvatore Scandurra alla pena di due mesi di reclusione per
Il difensore dell’imputato ha proposto ricorso per cassazione in data 26
novembre 2012, deducendo la manifesta illogicità della sentenza.
Preliminarmente si rileva che dagli atti risulta il decesso dell’imputato,
avvenuto il 2 ottobre 2012, come attestato dalla scheda anagrafica.
Pertanto, il reato deve essere dichiarato estinto ex art. 150 c.p. per
morte dell’imputato.
P. Q. M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata per morte dell’imputato.
Così deciso il 17 aprile 2013
Il Consigli re estensore
…
Iltresidente
il reato di cui all’art. 385 c.p.