Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 2414 del 05/12/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 2414 Anno 2014
Presidente: AGRO’ ANTONIO
Relatore: GARRIBBA TITO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
DABY FAYE N. IL 15/10/1991
avverso la sentenza n. 3392/2012 CORTE APPELLO di TORINO, del
13/12/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TITO GARRIBBA;
Data Udienza: 05/12/2013
MOTIVI DELLA DECISIONE
§1.
DABY Faye ricorre contro la sentenza d’appello specificata in epi-
grafe, che confermava la condanna per il reato previsto dall’art. 73, comma 5, d.P.R.
n. 309/1990, e denuncia mancanza di motivazione in ordine alla confisca della somma
di denaro sequestrata, assumendo che, eccettuati i venti euro incassati dall’acquirente
§ 2.
I motivi di ricorso sono, da un lato, manifestamente infondati,
perché la sentenza impugnata fornisce un’adeguata, convincente e logica giustificazione delle ragioni della decisione e, dall’altro, non consentiti dalla legge, perché si limitano a proporre una diversa valutazione delle risultanze processuali senza evidenziare in
seno alle argomentazioni sviluppate in sentenza alcuna palese illogicità.
In particolare la sentenza impugnata ha logicamente argomentato che la
somma confiscata rappresenta il provento delle numerose cessioni compiute dall’imputato all’interno del bar tenuto sotto osservazione dalle forze dell’ordine, prima che decidessero di intervenire e arrestarlo.
Il ricorso deve dunque essere dichiarato inammissibile ai sensi dell’art. 606,
comma 3, cod.proc.pen. Ne consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle
spese processuali e della somma, ritenuta congrua, di euro mille alla Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali e al versamento della somma di euro mille in favore alla Cassa delle
ammende.
Così deciso il 5 dicembre 2013.
Bardo Gianluigi, non sarebbe stata dimostrata la provenienza da reato.