Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 23867 del 26/04/2013
Penale Ord. Sez. 3 Num. 23867 Anno 2013
Presidente: GENTILE MARIO
Relatore: SARNO GIULIO
SEA
(514:
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D’APPELLO DI
BARI
nei confronti di:
D1AFERIA SANDRO N. IL 09/01/1990
MORETTI MARCO N. IL 05/07/1986
avverso la sentenza n. 13074/2011 TRIB.SEZ.DIST. di ANDRIA, del
20/04/2011
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/04/2013 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. GIULIO SARNO
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. j e:3=…. ■
che ha concluso per
Udito, per la parte civile, l’Avv
Udit i difensor Avv.
Data Udienza: 26/04/2013
PQM
La Corte Suprema di Cassazione
convertito il ricorso del PG in appello dispone la trasmissione degli atti alla
Corte di appello di Bari
Così deciso in Roma il 26.4.2013
Il procuratore generale della Repubblica presso la corte di appello di Bari ha
proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza in epigrafe emessa
all’esito di giudizio abbreviato, dal tribunale di Trani, sezione distaccata di
Andria, nei confronti di Diaferia Sandro e Moretti Marco, entrambi imputati del
reato di cui all’articolo 73 comma 1 bis d.p.r. 309/90 e 110, 81 capoverso, 337
del codice penale, deducendo l’erronea applicazione della legge penale.
Poiché, come evidenziato dalla memoria presentata nell’interesse degli
imputati, entrambi hanno già proposto appello in data 5.10.2011 avverso la
sentenza indicata, l’impugnazione del procuratore generale deve essere
convertita anch’essa in appello, giusta il disposto dell’articolo 580 CPP (Sez. 2,
Sentenza n. 4468 del 17/12/2008 Rv. 243277)