Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 23203 del 28/02/2014
Penale Ord. Sez. 7 Num. 23203 Anno 2014
Presidente: FIALE ALDO
Relatore: GAZZARA SANTI
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
BURGIO ANTONINA N. IL 23/12/1964
avverso la sentenza n. 541/2012 TRIBUNALE di MESSINA, del
18/02/2013
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;
Data Udienza: 28/02/2014
Ritenuto:
– che con la sentenza in epigrafe segnata il Tribunale di Messina ha dichiarato Antonina Burgio
responsabile del reato di cui all’art. 3 L. 977/67, condannando la stessa alla pena ritenuta di
giustizia;
-che la difesa della prevenuta ha proposto ricorso per cassazione, eccependo la violazione dell’art.
-che il vaglio di legittimità, a cui è stata sottoposta l’impugnata pronuncia, permette di rilevare la
logicità e la correttezza della argomentazione motivazionale adottata dal decidente in ordine alla
concretizzazione del reato e alla ascrivibilità di esso in capo all’imputata, la quale riconosceva di
avere consentito l’avvio al lavoro del figlio minore presso la ditta Ristoart, come dalla stessa
dichiarato al funzionario dell’ispettorato del lavoro;
-che il ricorso va dichiarato inammissibile con le conseguenze di legge;
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese del
procedimento e al versamento della somma di euro 1.000,00 alla cassa delle ammende.
Così deliberato in camera di consiglio il 28/2/2014.
Il Cqnsigliere estensore
Il Presidente
UV)
125 cod.proc.pen. per difetto assoluto di motivazione della sentenza;