Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 2273 del 16/11/2012
Penale Ord. Sez. 7 Num. 2273 Anno 2013
Presidente: SQUASSONI CLAUDIA
Relatore: RAMACCI LUCA
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
1) SENATORE ALESSANDRA DESIREE’ N. IL 15/07/1973
avverso la sentenza n. 1324/2009 CORTE APPELLO di SALERNO, del
13/03/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;
Data Udienza: 16/11/2012
Ritenuto:
aggravanti e circostanze attenuanti, anche la sola enunciazione dell’eseguita valutazione delle circostanze
concorrenti soddisfi l’obbligo della motivazione, trattandosi di un giudizio rientrante nella discrezionalità del giudice
e che, come tale, non postula un’analitica esposizione dei criteri di valutazione (così, testualmente, Sez. Il n. 36265,
11 ottobre 2010; coni’. Sez. IV 10379, 17 luglio 1990; Sez. IV n. 4244, 22 marzo 1989).
— che il ricorso, conseguentemente, va dichiarato inammissibile (poiché maniftstamente
infindato) e, a norma dell’art. 616 c.p.p., alla declaratoria di inammissibilità — non potendosi
escludere che essa sia ascrivibile a colpa della ricorrente (Corte Cosi. 7-13 giugno 2000, n. 186)
— consegue l’onere delle spese del procedimento, nonché quello del versamento, in favore della
Cassa delle ammende, della somma, equitativamente fissata, di euro 1.000,00
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese del
procedimento e della somma di euro 1.000,00 (mille/00) alla Cassa delle ammende.
Così deliberato R
a camera di consiglio del 16.11.2012
Il Ilresidente
— che la Corte di appello di Salerno con sentenza del 13.3.2012, ha riformato le sentenze in data
13.11.2008 e 13.3. 2009 del Tribunale di Nocera Inferiore, che aveva affermato la responsabilità
penale di SENATORE Alessandra Desiree per plurime violazioni di sigilli;
— che avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione l’imputata, denunziando
violazione di legge in ordine al mancato riconoscimento di circostanze attenuanti generiche
prevalenti sulla contestata recidiva;
— che la giurisprudenza di questa Corte ha chiarito come, ai fini del giudizio di comparazione fra circostanze