Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 22441 del 05/05/2016

Penale Sent. Sez. 2 Num. 22441 Anno 2016
Presidente: PRESTIPINO ANTONIO
Relatore: SGADARI GIUSEPPE

SENTENZA

Sul ricorso proposto dal:
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA DI SALERNO
Avverso la sentenza del 16/01/2015 del Giudice di Pace di Nocera Inferiore nei
confronti di:
EBOLI VINCENZO, nato a Nocera Superiore 1’11.02.1947,
VITALE ANTONIETTA, nata a Nocera Superiore il 13.06.1969,
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere Giuseppe Sgadari;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto
Procuratore generale Roberto Aniello, che ha concluso chiedendo dichiararsi
l’inammissibilità del ricorso;
udito il difensore degli imputati, avv. Monica Grossi, che ha concluso
associandosi alle richieste del Procuratore generale;

1

Data Udienza: 05/05/2016

rilevato che con la sentenza in epigrafe, il Giudice di Pace di Nocera Inferiore
dichiarava non doversi procedere nei confronti degli imputati in ordine al reato di
cui all’art. 633 cod. pen., perché estinto per intervenuta prescrizione;
che il Procuratore Generale della Repubblica, con il ricorso deduce la violazione
dell’art. 158 cod. pen., dal momento che il reato contestato, avendo natura
permanente, si sarebbe dovuto ritenere prescritto alla data di cessazione della
permanenza, che non sarebbe stata accertata o indicata nella sentenza
impugnata;

633 cod. pen., siccome commessa “sino al giugno del 2006” e che, pertanto, era
da quel momento che andava calcolato il termine prescrizionale, effettivamente
maturatosi in data antecedente alla sentenza impugnata, così come
correttamente ritenuto dal Giudice di Pace;
che il ricorso, quindi, deve ritenersi manifestamente infondato;

P.Q.M.

Dichiara inammissibile il ricorso.
Motivazione semplificata.
Così deliberato in Roma, udienza pubblica del 05.05.2016.
Il consigliere estensore
Giuseppe Sgadari

Il Presi nte
Anr ..,ioi P

‘pino

che, invece, nel capo di imputazione risulta contestata la condotta di cui all’art.