Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 22390 del 16/05/2016
Penale Ord. Sez. 7 Num. 22390 Anno 2016
Presidente: FIANDANESE FRANCO
Relatore: BELTRANI SERGIO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
DI NUNNO CESARE nato il 13/03/1969 a MOLFETTA
avverso la sentenza del 30/06/2015 della CORTE APPELLO di BARI
dato avviso alle parti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere SERGIO BELTRANI;
Data Udienza: 16/05/2016
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
La CORTE APPELLO di BARI, con sentenza in data 30/06/2015, confermava la condanna alla pena
ritenuta di giustizia pronunciata dal TRIBUNALE di TRANI, in data 15/10/2014, nei confronti di DI
NUNNO CESARE in relazione al reato di cui all’art. 628 c.p. (più grave) ed altro.
Propone ricorso per cassazione l’imputato, lamentando l’erroneità della qualificazione giuridica del
fatto contestato.
Il ricorso è integralmente inammissibile perché assolutamente privo di specificità in tutte le sue
articolazioni e del tutto assertivo: il ricorrente in concreto non si confronta adeguatamente con la
Alla inammissibilità del ricorso consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese
processuali, nonché, ai sensi dell’art. 616 c.p.p., valutati i profili di colpa nella determinazione della
causa di inammissibilità emergenti dal ricorso (Corte Cost. 13 giugno 2000, n. 186), al versamento
della somma, che ritiene equa, di euro duemila a favore della cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e
della somma di euro duemila alla cassa delle ammende.
Così deciso i 16/05/2016
motivazione della Corte di appello, non indicando neanche le specifiche ragioni di doglianza.