Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 22086 del 26/02/2014
Penale Ord. Sez. 7 Num. 22086 Anno 2014
Presidente: DI VIRGINIO ADOLFO
Relatore: CITTERIO CARLO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
SERAFINI STEFANO N. IL 10/08/1978
avverso la sentenza n. 43/2011 CORTE APPELLO di L’AQUILA, del
15/06/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;
Data Udienza: 26/02/2014
36412/13 RG 1
ORDINANZA
RAGIONI DELLA DECISIONE
1.
Avverso la sentenza con cui in data 15.6.2012 la CORTE
D’APPELLO DI L’AQUILA confermava la condanna deliberata nei suoi confronti
Danielle Mastrangelo l’imputato STEFANO SERAFINI, enunciando motivo di
violazione dell’art. 591 lett. C c.p.p..
2. Il ricorso è originariamente inammissibile, perché il motivo é
manifestamente infondato.
La sentenza non è stata all’evidenza letta.
La Corte di L’AQUILA ha rigettato l’appello decidendo nel merito in
esito a udienza pubblica.
Il ricorrente, a mezzo del difensore fiduciario, lamenta l’illegittimità di
un’inesistente dichiarazione di inammissibilità dell’appello, svolgendo
considerazioni all’evidenza del tutto inconferenti alla decisione in concreto
impugnata ma non letta.
Consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese
processuali e ciascuno della somma, equa al caso, di euro 2000 alla Cassa delle
ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento
delle spese processuali e ciassupo della somma di euro 2000 in favore della
Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 26.2.2014
per il reato di cui all’art. 389 c.p., ricorre a mezzo del difensore fiduciario avv.