Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 21612 del 15/12/2017
Penale Ord. Sez. 7 Num. 21612 Anno 2018
Presidente: NOVIK ADET TONI
Relatore: MANCUSO LUIGI FABRIZIO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
VALENTE COSIMO nato il 15/11/1973 a MASSAFRA
avverso la sentenza del 20/06/2016 del TRIBUNALE di TARANTO
dato avviso alle parti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Data Udienza: 15/12/2017
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 20/6/2016, il Tribunale di Taranto dichiarava Valente
Cosimo colpevole del reato continuato ex art. 660 cod. pen. Eliminata la recidiva,
riconosciuta la diminuzione per il vizio parziale di mente, l’imputato veniva
condannato alla pena di euro 300 di ammenda.
L’avv. Cosimo Pavese, in difesa dell’imputato, ha proposto impugnazione
rivolta alla Corte di appello di Lecce, Sezione distaccata di Taranto, che ne ha
proc. pen.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso è inammissibile, ai sensi del combinato disposto degli artt. 591,
comma 1 lett. a), 613 cod. proc. pen., perché proposto da un avvocato che non
risulta abilitato al patrocinio dinanzi alla Corte di cassazione.
Alla declaratoria di inammissibilità segue, ai sensi dell’art. 616 cod. proc.
pen., la condanna della parte ricorrente al pagamento delle spese processuali e
al versamento della somma di euro 2.000,00 alla Cassa delle ammende, non
essendo dato escludere – alla stregua del principio di diritto affermato dalla Corte
costituzionale nella sentenza n. 186 del 2000 – la sussistenza dell’ipotesi della
colpa nella proposizione dell’impugnazione.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali e al versamento della somma di euro 2.000,00 alla Cassa delle
ammende.
Così deciso in Roma, 15 dicembre 2017.
IL CONSIGLIERE ESTENSORE
/7,1.4v,c4-0,
L PRSID N
disposto la trasmissione a questa Sede ai sensi dell’art. 568, comma 5, cod.