Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 21586 del 15/12/2017


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 21586 Anno 2018
Presidente: NOVIK ADET TONI
Relatore: MANCUSO LUIGI FABRIZIO

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
DI LALLO ALESSANDRO nato il 09/11/1982 a ROMA

avverso la sentenza del 13/09/2016 del TRIBUNALE di ROMA
dato avviso alle parti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere LUIGI FABRIZIO MANCUSO;

Data Udienza: 15/12/2017

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del 13/9/2016, il Tribunale di Roma dichiarava Di Lallo
Alessandro responsabile del reato di cui all’art. 660 cod. pen. e lo condannava
alla pena di euro 400 di multa.
L’avv. Lavinia Ruggieri, in difesa dell’imputato, ha proposto impugnazione
diretta alla Corte di appello di Roma che ne ha disposto la trasmissione a questa
Corte.

Il ricorso è inammissibile, ai sensi del combinato disposto degli artt. 591,
comma 1, lett. a), 613 cod. proc. pen., perché proposto da un avvocato che non
risulta abilitato al patrocinio dinanzi alla Corte di cassazione.
Alla declaratoria di inammissibilità segue, ai sensi dell’art. 616 cod. proc.
pen., la condanna della parte ricorrente al pagamento delle spese processuali e
al versamento della somma di euro 2.000,00 alla Cassa delle ammende, non
essendo dato escludere – alla stregua del principio di diritto affermato dalla Corte
costituzionale nella sentenza n. 186 del 2000 – la sussistenza dell’ipotesi della
colpa nella proposizione dell’impugnazione.

P.Q.M.

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali e al versamento della somma di euro 2.000,00 alla Cassa delle
ammende.
Così deciso in Roma, 15 dicembre 2017

IL CONSIGLIERE ESTENSORE
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CONSIDERATO IN DIRITTO

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