Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 21416 del 10/04/2018
Penale Ord. Sez. 7 Num. 21416 Anno 2018
Presidente: PRESTIPINO ANTONIO
Relatore: PELLEGRINO ANDREA
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
ERCOLE CIRO nato il 25/06/1965 a NAPOLI
avverso la sentenza del 06/03/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere ANDREA PELLEGRINO;
Data Udienza: 10/04/2018
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Propone ricorso per cassazione l’imputato, deducendo il seguente motivo: violazione di legge
per il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche.
Il motivo è manifestamente infondato.
La mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche (assoluta gravità dei fatti e
molteplicità e gravità dei precedenti penali indicativi di un’allarmante capacità a delinquere) è
giustificata da motivazione esente da manifesta illogicità, che, pertanto, è insindacabile in
cessazione (Sez. 6, n. 42688 del 24/09/2008, Caridi e altri, Rv. 242419), anche considerato il
principio affermato da questa Corte secondo cui non è necessario che il giudice di merito, nel
motivare il diniego della concessione delle attenuanti generiche, prenda in considerazione tutti
gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma è sufficiente
che egli faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, rimanendo disattesi o
superati tutti gli altri da tale valutazione (Sez. 2, n. 3609 del 18/01/2011, Sermone, Rv.
249163; Sez. 6, n. 34364 del 16/06/2010, Giovane, Rv. 248244).
Alla inammissibilità del ricorso consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese
processuali, nonché, ai sensi dell’art. 616 cod. proc. pen., valutati i profili di colpa nella
determinazione della causa di inammissibilità emergenti dal ricorso (Corte cost. 13 giugno
2000, n. 186), al versamento della somma, che si ritiene equa, di euro tremila a favore della
cassa delle ammende
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali
e della somma di euro tremila alla cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 10/04/2018
La Corte di Appello di Napoli, con sentenza in data 06/03/2017, in riforma della pronuncia
emessa in data 23/11/2016 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli
Nord, rideterminava la pena inflitta a Ciro Ercole nella misura di anni tre, mesi sei di reclusione
ed euro 900,00 di multa per il reato di tentata rapina continuata pluriaggravata in concorso.