Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 20729 del 02/02/2016


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Penale Sent. Sez. 5 Num. 20729 Anno 2016
Presidente: SAVANI PIERO
Relatore: MICCOLI GRAZIA

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D’APPELLO DI POTENZA
nei confronti di:
GAMBARDELLA GIUSEPPE nato il 15/06/1987 a SCAFATI

avverso la sentenza del 19/02/2015 del TRIBUNALE di POTENZA
sentita la relazione svolta dal Consigliere GRAZIA MICCOLI;
lette/sentite le conclusioni del PG

Udit i difensor Avv.;

Data Udienza: 02/02/2016

4.

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, dott. Gioacchino Izzo, ha concluso chiedendo
l’accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Propone ricorso il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Potenza avverso la
sentenza emessa dal Tribunale di Potenza, in data 19 febbraio 2015, con la quale è stata
applicata, su richiesta delle parti, la pena di euro 310,00 di “ammenda” nei confronti di
Giuseppe GAMBARDELLA, imputato del delitto di cui all’art. 459 cod. pen.
Il ricorrente denunzia violazione di legge perché è stata applicata l’ammenda, mentre il delitto

2. Con atto depositato in data 12 ottobre 2015 il Procuratore Generale ha concluso chiedendo
l’accoglimento del ricorso.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso è fondato nei termini qui di seguito indicati.
E’ del tutto evidente che l’indicazione nella sentenza impugnata della pena della “ammenda” in
luogo di quella della “multa” sia frutto di mero errore materiale.
Invero, così come si evince anche dagli atti, l’accordo tra le parti, finalizzato alla richiesta di
definizione del processo con applicazione di pena concordata, è stato verbalizzato con la
corretta indicazione della pena della “multa” (si veda verbale dell’udienza del 19 febbraio
2015).
Pertanto il suddetto errore va corretto e a tale incombenza può provvedere direttamente
questa Corte, applicando il disposto dell’art. 619 cod. proc. pen.
P. Q. M.
La Corte, visto l’art. 619 cod. proc. pen., rettifica la sentenza impugnata con la sostituzione
della parola “multa” alla parola ” ammenda”. Manda alla cancelleria per le prescritte
annotazioni.
Così deciso in Roma, il 2 febbraio 2016
I consigliere estensore

drA

/Grazia cc

I

i

I • esidente
Pko SAVANI

contestato all’imputato prevede la pena della reclusione o della multa

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