Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 20716 del 01/04/2016
Penale Sent. Sez. 5 Num. 20716 Anno 2016
Presidente: SABEONE GERARDO
Relatore: SETTEMBRE ANTONIO
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
CALATO’ ANDREA N. IL 08/04/1991
avverso la sentenza n. 1141/2014 CORTE APPELLO di PALERMO,
del 06/03/2015
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/04/2016 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per
Udito, per la parte civile, l’Avv
Udit i difensor Avv.
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Data Udienza: 01/04/2016
- Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione,
dr. Luigi Birritteri, che ha concluso per l’inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d’appello di Palermo ha, con la sentenza impugnata, confermata
quella emessa dal Tribunale di Termini Imerese, che aveva condannato Calaiò
2. Contro la sentenza suddetta ha proposto ricorso per Cassazione l’imputato
lamentando l’erronea applicazione dell’art. 624/bis cod. pen. derivante dal fatto
che i beni furono asportati da un fondo recintato, su cui non insisteva alcuna
abitazione.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso è fondato. Le sentenze di primo e secondo grado danno atto che
i beni furono asportati da un “fondo chiuso e recintato”, ma nulla si dice sul fatto
che ivi insistesse l’abitazione della persona offesa, ovvero una dimora, ancorché
occasionale. Certamente non è tale un locale in cui siano depositati attrezzi
agricoli e non è destinato ad accogliere la persona.
La sentenza va pertanto annullata con rinvio per nuovo esame ad altra
sezione della Corte d’appello di Palermo.
P.Q.M.
Annulla l’impugnata sentenza con rinvio ad altra sezione della Corte di appello di
Palermo per nuovo esame.
Così deciso l’1/4/2016
Andrea per furto in abitazione.