Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 20610 del 06/05/2015


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Penale Sent. Sez. 2 Num. 20610 Anno 2015
Presidente: FIANDANESE FRANCO
Relatore: PRESTIPINO ANTONIO

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
MARIA GABRIELLA RADAELLI n. il 02/03/1940
avverso l’ORDINANZA nr.05/2015 del TRIBUNALE della LIBERTA’ di GENOVA
del 20/01/2015
Udita la relazione fatta dal consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO
Sentito il Procuratore Generale, in persona del dr. Ciro Angelillis, che ha concluso per
l’inammissibilità del ricorso
Sentito l’avv. Michele Ciolino in proprio e nella qualità di sostituto processuale dell’avv. Paolo
Antimiani .

Data Udienza: 06/05/2015

In fatto e in diitto
Letto il ricorso proposto da Radaelli Maria Gabriella avverso il decreto di sequestro preventivo della polizza
BG “Stile Libero” del valore di C 370.000, emesso nei suoi confronti dal pubblico ministero presso il
Tribunale di Genova il 3.12.2014 nell’ambito del procedimento penale a carico della ricorrente per il reato
di cui agli artt. 81 e 643 c.p.;
Ritenuto che i motivi sono del tutto generici, meramente assertivi e manifestamente infondati, non
sussistendo affatto, nella motivazione del provvedimento impugnato, la dedotta sovrapposizione del profilo
del fumus commissi delicti a quello delle finalità probatorie del sequestro;
ritenuto infatti che i giudici del riesame rilevano la necessità del sequestro rispetto ad eventuali
accertamenti tecnici sulla polizza in contestazione, peraltro ritenuta costituente corpo di reato, con la
conseguente autonoma esposizione delle specifiche esigenze cautelari di seguito alle ineccepibili
valutazioni sul fumus;
ritenuto pertanto che il ricorso va dichiarato inammissibile, con la condanna della ricorrente al pagamento
delle spese processuali e al versamento della somma di euro 1000,00 alla Cassa delle Ammende,
commisurata all’effettivo grado di colpa della stessa ricorrente nella determinazione della causa di
inammissibilità.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese processuali e della
somma di euro 1000,00 alla Cassa delle Ammende.
Così decil Rpma, nella camera di consiglio, il 6.5.2015.
Il consi

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