Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 19555 del 21/03/2018
Penale Ord. Sez. 7 Num. 19555 Anno 2018
Presidente: BLAIOTTA ROCCO MARCO
Relatore: CIAMPI FRANCESCO MARIA
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
BRUNO BEATRICE nato il 14/01/1957 a PALANZANO
avverso la sentenza del 07/10/2015 del TRIBUNALE di REGGIO EMILIA
dato avviso alle parti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO MARIA CIAMPI;
Data Udienza: 21/03/2018
1. Con la sentenza indicata in epigrafe veniva applicata a Bruno Beatrice – su dissenso del
PM- la pena concordata per il reato di guida in stato di ebbrezza.
2. Propone ricorso l’imputata lamentando la erronea applicazione delle sanzioni accessorie.
3. Il ricorso è manifestamente infondato. Ed invero le sanzioni accessorie della confisca
del veicolo e della revoca della patente di guida sono state applicate in considerazione
della contestata e ritenuta aggravante del coinvolgimento della Bruno in un incidente
stradale. Sul punto è sufficiente ricordare che come precisato da questa Corte (Sez. 4,
n. 54991 del 24/10/2017, Rv. 271557), in tema di guida in stato di ebbrezza, ai fini
della configurabilità dell’aggravante di aver provocato un incidente stradale, prevista
dall’art. 186, comma 2-bis, cod. strada, non è richiesto l’accertamento del nesso
eziologico tra l’incidente e la condotta dell’agente, ma il solo collegamento materiale
tra il verificarsi del sinistro e lo stato di alterazione dell’agente, alla cui condizione di
impoverita capacità di approntare manovre idonee a scongiurare l’incidente sia
direttamente ricollegabile la situazione di pericolo.
4. Segue, a norma dell’articolo 616 c.p.p., la condanna della ricorrente al pagamento delle
spese del procedimento ed al pagamento a favore della Cassa delle Ammende, non
emergendo ragioni di esonero, della somma di euro 1000= a titolo di sanzione
pecuniaria.
P.Q.M.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese delle spese
processuali ed al versamento della somma di 1.000= euro alla Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 21 marzo 2018
OSSERVA