Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 19338 del 13/12/2013


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 19338 Anno 2014
Presidente: BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO
Relatore: LA POSTA LUCIA

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
DE VIVO ANGELO N. IL 20/02/1975
avverso l’ordinanza n. 752/2012 CORTE APPELLO di NAPOLI, del
21/12/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

Data Udienza: 13/12/2013

RITENUTO IN FATTO

1. Con l’ordinanza indicata in epigrafe il giudice dell’esecuzione respingeva
l’istanza avanzata da Angelo De Vivo, volta ad ottenere l’applicazione della
disciplina del reato continuato, ex art. 671 cod. proc. pen., in relazione ai reati
giudicati con le sentenze specificamente indicate, per la ritenuta carenza di
elementi indicativi della sussistenza dell’invocata identità del disegno criminoso

2. Avverso detto provvedimento il condannato ha proposto ricorso per
cassazione, personalmente, con il quale chiede sostanzialmente di rivalutare
l’istanza.

CONSIDERATO IN DIRITTO

Il ricorso deve essere dichiarato inammissibile.
Si palesa, infatti, l’assoluta genericità dei motivi posti a fondamento del
ricorso che non adempiono all’onere di indicare in modo specifico le ragioni di
diritto e gli elementi di fatto che sorreggono la richiesta di annullamento (art.
581, lettera c, cod. proc. pen.) proponendo censure disancorate dal tessuto
argomentativo della pronunzia gravata.
Alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso consegue di diritto la
condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in mancanza di
elementi atti ad escludere la colpa nella determinazione della causa di
inammissibilità, al versamento a favore della cassa delle ammende di una
sanzione pecuniaria che pare congruo determinare in euro mille, ai sensi dell’
art. 616 cod. proc. pen..

P.Q.M.

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali e al versamento della somma di euro mille in favore della
cassa della ammende.

Così deciso, il 13 dicembre 2013.

tra i diversi reati oggetto della richiesta.

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