Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 19245 del 10/02/2015

Penale Sent. Sez. 5 Num. 19245 Anno 2015
Presidente: LOMBARDI ALFREDO MARIA
Relatore: ZAZA CARLO

SENTENZA

sul ricorso proposto dal
Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro
nel procedimento nei confronti di
Malomo Graziano, nato a Cassano il 05/11/1974

avverso la sentenza del 26/11/2013 del Tribunale di Castrovillari

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Gabriele
Mazzotta, che ha concluso per l’annullamento con rinvio della sentenza
impugnata;

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza impugnata, in riforma della sentenza di condanna del
Giudice di pace di Cassano Ionio del 04/12/2012, Graziano Malomo veniva
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Data Udienza: 10/02/2015

assolto per non costituire il fatto reato dall’imputazione del delitto di cui all’art.
594 cod. pen., contestato come commesso in Cassano Ionio il 11/10/2010 in
danno di Concetta Pagliaro rivolgendole le espressioni «sei una cafona tu e tuo
padre, cretino il padre cretine le figlie».
Il Procuratore generale territoriale ricorrente deduce violazione di legge e
vizio di motivazione sulla ritenuta inoffensività delle espressioni contestate; le
stesse, pur tenendo conto dell’evoluzione del costume, rimarrebbero tuttora
dotate di capacità offensiva ed inequivocabilmente finalizzate ad umiliare il

CONSIDERATO IN DIRITTO

Il ricorso è fondato.
Termini come «cafone» e soprattutto «cretino», secondo principi affermati
anche in tempi recenti da questa Corte con particolare riguardo alla seconda
espressione (Sez. 5, n. 31096 del 04/03/2009, Spartà, Rv. 244811),
mantengono tuttora connotazione intrinsecamente offensiva dell’onore e del
decoro della persona a cui gli stessi sono indirizzati, risolvendosi in un attacco
alla dignità della persona stessa.
La sentenza impugnata deve pertanto essere annullata con rinvio per nuovo
esame al Tribunale di Castrovillari.

P. Q. M.

Annulla la sentenza impugnata con rinvio al Tribunale di Castrovillari per nuovo
esame.
Così deciso il 10/02/2015

destinatario delle stesse, ledendone la dignità personale.