Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 19194 del 12/11/2014


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Penale Sent. Sez. 3 Num. 19194 Anno 2015
Presidente: FIALE ALDO
Relatore: GENTILI ANDREA

SENTENZA
sul ricorso proposto da:

DE MARTINO GIOVANNI, nato a Pompei (Na) il 11 aprile 1980;

avverso la ordinanza 261/14 del Tribunale di Napoli, dell aprile 2014;

letti gli atti di causa, ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;

sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Gioacchino IZZO,
il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilità del ricorso.

Data Udienza: 12/11/2014

RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza del 1 aprile 2014 il Tribunale di Napoli ha confermato il
decreto con il quale, il precedente .3 febbraio 2014 il Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Torre Annunziata aveva disposto, su conforme
richiesta del locale Pubblico ministero, il sequestro preventivo sia del locale,
ubicato in Torre del Greco, via Nazionale n. 470, gestito da De Martino
Giovanni nonché di quanto all’interno di esso contenuto, come da elencazione

era svolta, per conto della società Stanleybet, attività di raccolta di
scommesse su eventi sportivi in assenza della prescritta autorizzazione
amministrativa.
Ha proposto ricorso per cassazione avverso la detta ordinanza il De
Martino, tramite il proprio difensore, argomentando diversi motivi di
impugnazione.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Preliminarmente ad ogni altra osservazione, va rilevato che il ricorrente,
con comunicazione datata 7 novembre 2014, a firma del proprio difensore, ha
comunicato la propria intenzione di rinunziare al ricorso, avendo il Giudice per
le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, disposUo, con
provvedimento del 13 agosto 2014, il dissequestro dei beni già oggetto del
provvedimento oggetto di riesame di fronte al Tribunale di Napoli.
Sulla base di tale premessa deve essere dichiarata la inammissibilità del
ricorso, non tanto per la rinunzia al ricorso, che promanando direttamente dal
difensore del De Martino non munito di procura speciale, deve essere
considerata inefficace, quanto per la sopravvenuta carenza di interesse alla
sua coltivazione, avendo il ricorrente, a seguito del provvedimento di
dissequestro già raggiunto lo scopo sotteso al ricorso medesimo.
La circostanza che tale scopo sia stato attinto a seguito di provvedimento
giurisdizionale emesso successivamente alla proposizione del ricorso, esime
questa Corte dal provvedere in ordine alle spese di causa ed alla eventuale
pagamento di somme in favore della Cassa delle ammende a carico del
ricorrente.
PQM
Dichiara inammissibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.
Così deciso in Roma, il 12 novembre 2014
Il Consigliere est nsore

Il Presidente

di cui al verbale di sequestro, in ragione del fatto che all’interno di detto locale

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