Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 19183 del 14/01/2015


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Penale Sent. Sez. 3 Num. 19183 Anno 2015
Presidente: FIALE ALDO
Relatore: ANDRONIO ALESSANDRO MARIA

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Giamniona Serafino, nato il 1° dicembre 1954
avverso la sentenza della Corte d’appello di Palermo del 20 dicembre 2013;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Alessandro M. Andronio;
udito il pubblico ministero, in persona del sostituto procuratore generale Aldo
Policastro, che ha concluso per l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata,
per essere i reati estinti per morte dell’imputato.

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Data Udienza: 14/01/2015

RITENUTO IN FATTO
1. — Con sentenza del 20 dicembre 2013, la Corte d’appello di Palermo ha
dichiarato l’inammissibilità, per rinuncia, dell’appello proposto dal Procuratore
generale e la conseguente perdita di efficacia dell’appello incidentale proposto
dall’imputato avverso la sentenza del tribunale di Palermo del 16 ottobre 2012, con la
quale quest’ultimo era stato condannato alla pena di quattro mesi di arresto euro
16.000,00 di ammenda, con ordine di demolizione delle opere abusive, per i reati di

opere edilizie in cemento armato, senza permesso di costruire, in zona sismica e in
mancanza dei progetti, delle denunce, degli avvisi, delle autorizzazioni richiesti dalla
legge.
2. — Avverso la sentenza l’imputato ha proposto, tramite il difensore, ricorso
per cassazione, deducendo: a) l’illegittimità costituzionale dell’art. 595, comma 4, cod.
proc. pen., nella parte in cui prevede che l’appello incidentale perda efficacia in caso di
inammissibilità dell’appello principale; b) la mancanza e la manifesta illogicità della
motivazione quanto alla responsabilità penale, con particolare riferimento all’erronea
descrizione della consistenza delle opere edilizie realizzate; c) l’intervenuta
prescrizione del reato, la cui commissione risalirebbe al 1993.
3. – In prossimità dell’udienza, il difensore ha depositato il certificato di morte
dell’imputato, chiedendo che i reati siano dichiarati estinti.
CONSIDERATO IN DIRITTO
4. — Preso atto del certificato di morte depositato dal difensore, la sentenza
impugnata deve essere annullata per essere i reati estinti, con conseguente revoca
dell’ordine di demolizione delle opere abusive. Copia della sentenza deve essere
trasmessa all’ufficio tecnico della Regione Siciliana, ai sensi dell’art. 100 del d.P.R. n.
380 del 2001.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata, per essere i reati estinti per morte
dell’imputato. Revoca l’ordine di demolizione. Dispone trasmettersi copia della
sentenza all’ufficio tecnico della Regione Siciliana.
Così deciso in Roma, il 14 gennaio 2015.

cui agli artt. 44, comma 1, lettera b) , 64, 71, 65, 72, 93, 94, 95, per l’esecuzione di

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