Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 17423 del 06/12/2012


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 17423 Anno 2013
Presidente: SIOTTO MARIA CRISTINA
Relatore: CAVALLO ALDO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
1) LYADI KADDOUR N. IL 01/01/1958
avverso l’ordinanza n. 515/2011 TRIBUNALE di GENOVA, del
30/11/2011
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

Data Udienza: 06/12/2012

La Corte Suprema di Cassazione, VII sezione penale
Vista l’ordinanza del Tribunale di Genova, indicata in epigrafe, che ha rigettato
l’istanza di applicazione della continuazione in sede esecutiva proposta ex art. 671
c.p.p. da Lyadi Kaddour, per la ritenuta carenza di elementi indicativi della sussistenza dell’invocata identità del disegno criminoso tra i diversi reati oggetto della
richiesta;
visto il ricorso con cui si sollecita, con argomentazioni invero non totalmente
comprensibili, l’accoglimento della richiesta, ribadendosi in buona sostanza gli as-

ritenuta l’inammissibilità del ricorso per genericità o, comunque, manifesta infondatezza, esaurendosi le censure nella reiterazione di prospettazioni già congruamente disattese dal giudice di merito, che ha fatto corretta applicazione delle norme
e dei principi giurisprudenziali in materia circa l’inidoneità di mere situazioni soggettive (necessità economiche, generica propensione alla commissione di reati, anche
se della stessa Indole, tossicodipendenza) ad integrare di per sé, l’identità del disegno criminoso ex art. 81, 1 cpv., cod. pen.;
considerato che nella giurisprudenza di questa Corte è consolidata l’affermazione della radicale diversità dell’identità della spinta criminosa o del movente pratico (es. fine di lucro o di profitto) alla base di plurime violazioni della legge penale
rispetto alla unicità del disegno criminoso richiesto per la configurabilità del reato
continuato;
ritenuto del pari radicato nella giurisprudenza di legittimità il principio per cui
all’istante incombe un onere di allegazione di elementi specifici e concreti da cui desumere la fondatezza dell’assunto, irrilevante essendo, in difetto di tali dati sintomatici, li solo riferimento alla relativa contiguità cronologica degli addebiti od all’identità od analogia dei titoli di reato, indici, per Io più, di abitualità criminosa e di scelte
di vita ispirate alla sistematica e contingente consumazione di illeciti piuttosto che di
attuazione di un progetto criminoso unitario.
P.Q.M.

dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali ed al versamento della somma di C 1000,00 alla cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 6 dicembre 2012.

sunti già posti a base dell’istanza;

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