Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 17144 del 05/04/2016

Penale Sent. Sez. 1 Num. 17144 Anno 2016
Presidente: DI TOMASSI MARIASTEFANIA
Relatore: ROCCHI GIACOMO

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
CHIAPPA FRANCESCA N. IL 15/06/1973
avverso l’ordinanza n. 128/2010 TRIB.SEZ.DIST. di FRASCATI, del
05/02/2015
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott.p,LACOMO ROCCHI;
lette/yzfrte le conclusioni del PG Dott. Sign

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Data Udienza: 05/04/2016

RITENUTO IN FATTO

1. Con il provvedimento indicato in epigrafe, il Tribunale di Velletri, in
funzione di giudice dell’esecuzione, rigettava l’istanza proposta dal difensore di
Chiappa Francesca di dissequestro e restituzione degli oggetti sequestrati il
16/11/2004 dai Carabinieri di Malpensa, istanza motivata sull’intervenuta
prescrizione del reato di ricettazione.
Secondo il Giudice, l’intervenuta prescrizione del delitto non impediva la

conseguenza, la confisca degli oggetti sequestrati e, con integrazione del
26/1/2015, ne ordinava la vendita.

2.

Ricorre per cassazione il difensore di Chiappa Francesca, deducendo

violazione di legge e vizio di motivazione.
Il ricorrente ricorda che il dibattimento nei confronti della Chiappa si era
concluso con sentenza dì proscioglimento per intervenuta prescrizione e
sottolinea che, secondo il dettato delle Sezioni Unite di questa Corte, tale
pronuncia preclude la confisca dei beni sequestrati.
Ai sensi dell’art. 240 cod. pen., la confisca in mancanza di condanna è
possibile solo nei casi indicati dal secondo comma. Il ricorrente ricorda che, in
sede dibattimentale, non era affatto emerso che i beni sequestrati costituissero il
prezzo del reato. Per di più, la ricettazione era stata contestata nei confronti
della ricorrente per aver ricevuto gli oggetti d’oro dal fidanzato Frisetti Massimo
con la consapevolezza che si trattasse di oggetti rubati alla Fedex, circostanza
mai verificata.
Il ricorrente ricorda che lo stesso Frisetti era stato prosciolto dal Tribunale di
Busto Arsizio e aveva ottenuto la restituzione dei beni a lui sequestrati.

3.

Il Procuratore Generale, nella requisitoria scritta, chiede che

l’impugnazione venga qualificata come opposizione e gli atti siano trasmessi al
Tribunale di Velletri.

CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Il Tribunale di Velletri ha valutato l’istanza di restituzione delle cose
sequestrate in qualità di Giudice dell’esecuzione, avendo pronunciato sentenza di
proscioglimento dell’imputata per intervenuta estinzione del reato per
prescrizione; pertanto, ai sensi dell’art. 676 comma 1, cod. proc. pen., ha
provveduto sull’istanza de plano, senza fissazione di udienza in camera di
2

confisca dei beni, che erano di provenienza illecita. Il Tribunale disponeva, di

consiglio.

Dovendosi applicare la procedura di cui all’art. 667, comma 4, cod. proc.
pen., avverso l’ordinanza in oggetto l’interessata poteva proporre opposizione
davanti allo stesso Giudice, con conseguente instaurazione di procedimento ai
sensi dell’art. 666 cod. proc. pen..

In forza della regola dettata dall’art. 568, comma 5, cod. proc. pen., il

trasmessi al Tribunale di Velletri.

P.Q.M.

Qualificato il ricorso come opposizione, dispone la trasmissione degli atti al
Tribunale di Velletri.

Così deciso il 5 aprile 2016

Il Consigliere estensore

Il President

ricorso deve essere qualificato come opposizione e gli atti devono essere