Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 1709 del 20/11/2013


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Penale Sent. Sez. 5 Num. 1709 Anno 2014
Presidente: MARASCA GENNARO
Relatore: SETTEMBRE ANTONIO

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
PAGLIONICO ALESSANDRO N. IL 02/03/1981
avverso la sentenza n. 9/2012 TRIBUNALE di BARI, del 05/11/2012
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/11/2013 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per

Udito, per la parte civile, l’Avv
Uditi difensor Avv.

Data Udienza: 20/11/2013

- Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, dr.
Vito D’Ambrosio, che ha chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza
impugnata.
– Udito, per l’imputato, l’avv. Grazia Fiermonte, che ha concluso per
l’accoglimento del ricorso.

1. Il Tribunale di Bari, quale giudice d’appello, con sentenza del 5/11/2012, in
parziale riforma di quella emessa dal locale Giudice di pace, ha condannato
Paglionico Alessandro a pena di giustizia per lesioni in danno di Vittore Giuseppe,
nonché al risarcimento dei danni in favore di quest’ultimo.
Alla base della resa statuizione vi sono le dichiarazioni della persona offesa,
giudicate coerenti e credibili, nonché di altri testi.

2.

Ha presentato ricorso per Cassazione nell’interesse dell’imputato l’avv.

Giuseppe Benvestito, che lamenta:
– violazione di legge, per essere stato notificato il decreto di citazione in appello
all’imputato nella residenza anagrafica (via Battaglia di Montelungo, n. 30),
invece che nel domicilio dichiarato al momento della nomina del difensore (via
Dante, n. 459, presso il “garage 46”);
– la mancata rinnovazione del dibattimento in appello attraverso l’assunzione
della testimonianza di Calzolaio Agostino;
– la nullità della sentenza per carenza e illogicità della motivazione resa in ordine
alla richiesta di rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale.

CONSIDERATO IN DIRITTO

E’ fondato il primo motivo di ricorso. Effettivamente, il decreto di citazione
in appello fu indirizzato al Paglionico in Bari, via Battaglia di Montelungo, n. 30,
dove era residente e dove, in data 26/30 marzo 2012, fu tentata la notifica ai
sensi dell’art. 157 cod. proc. pen. L’imputato, però, già in data 23-11-2011,
nell’atto di nomina del difensore, aveva eletto domicilio in Bari, via Dante, n.
459, presso il “garage 46”.
Ne consegue la nullità della citazione e del conseguente giudizio, risultando
viziata la vocatio in ius dell’imputato. A quanto sopra è da aggiungere, infatti,
che nemmeno la citazione nella residenza anagrafica è andata a buon fine, in
quanto non risulta perfezionata (manca agli atti l’avviso di ricevimento spedito
dall’ufficiale giudiziario ai sensi dell’art. 157 cod. proc. pen.).

2

RITENUTO IN FATTO

Consegue a quanto sopra l’annullamento della sentenza con rinvio al
Tribunale di Bari per nuovo giudizio.

PQM

Annulla la sentenza impugnata con rinvio al Tribunale di Bari per nuovo giudizio.

Così deciso il 20/11/2013

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