Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 16047 del 27/03/2018


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Penale Sent. Sez. 3 Num. 16047 Anno 2018
Presidente: ANDREAZZA GASTONE
Relatore: ZUNICA FABIO

SENTENZA

sul ricorso straordinario proposto da
Islamaj Florian, nato in Albania il 18-07-1983,
avverso la sentenza del 12-09-2017 della Corte di cassazione,
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Fabio Zunica;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott.ssa
Felicetta Marinelli, che ha concluso per la revoca della sentenza, con restituzione
degli atti alla Sezione competente;

Data Udienza: 27/03/2018

RITENUTO IN FATTO
1. Islamaj Florian, tramite il difensore di fiducia, ha proposto ricorso
straordinario in relazione alla sentenza con cui la Quarta Sezione di questa Corte,
in data 12 settembre 2017, rigettava il ricorso proposto avverso la sentenza
emessa dalla Corte di Appello di Ancona il 10 novembre 2014. Con tale sentenza
era stata confermata la sentenza del Tribunale di Ancona, sezione distaccata di
Senigallia, che il 20 dicembre 2012 aveva condannato il ricorrente alla pena di
anni 2, mesi 8 di reclusione ed C 15.000 di multa in ordine al reato ex art. 73 del

esecuzione per la carcerazione da parte della Procura della Repubblica di Ancona.
Con l’unico motivo di doglianza, il ricorrente evidenzia che erroneamente l’avviso
di fissazione dell’udienza presso la Corte di cassazione era stato notificato
all’avvocato Marina Magistrelli di Ancona, nel presupposto che fosse ancora
difensore di fiducia dell’imputato, mentre in realtà il 17 novembre 2016
l’imputato aveva nominato l’avv. Enrico Pavia suo difensore di fiducia, con revoca
di ogni altra nomina. Tale atto era stato trasmesso il

10 dicembre 2016 alla

Cancelleria della Corte di appello, che aveva curato l’aggiornamento del fascicolo
con l’inserimento del nominativo del nuovo difensore. Il 2 marzo 2017 il fascicolo
processuale era stato inviato alla Suprema Corte, per cui, stante l’omessa
notifica dell’avviso, il difensore chiede la revoca della sentenza impugnata e la
restituzione degli atti alla Sezione titolare del procedimento per l’ulteriore corso;
in via incidentale la difesa chiede altresì la sospensione dell’ordine di esecuzione
della decisione impugnata, al fine di evitare l’esecuzione della pena.

CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Il ricorso è fondato.
2. Occorre sul punto richiamare il costante vdi questa Corte (cfr. Sez. 5, n.
40275 del 16/05/2014 Rv. 262548), secondo cui è deducibile attraverso il ricorso
straordinario l’errore di fatto compiuto dalla Corte di cassazione e consistito nella
notifica dell’avviso di fissazione dell’udienza al difensore in precedenza revocato
dall’imputato, anziché a quello nominato in sua sostituzione. (Nella fattispecie la
Corte ha annullato la sentenza di legittimità ed ha disposto la trattazione in una
nuova udienza pubblica del ricorso presentato dall’imputato avverso quella
emessa in grado d’appello. Negli stessi termini / cfr. Sez. 6, n. 45902 del
03/11/2009, Rv. 245337 e Sez. 3, n. 5039 del 20/01/2010, Rv. 245916).
Orbene, alla luce di tale premessa, deve ritenersi che la doglianza difensiva
meriti accoglimento: dalla disamina degli atti processuali emerge infatti che, in
data 10 dicembre 2016, perveniva alla Corte di appello di Ancona l’atto con cui, il

d.P.R. 309/90, mentre il successivo 30 ottobre 2017 veniva emesso ordine di

17 novembre 2016, Islamaj Florian nominava, con riferimento al presente
procedimento penale, l’avv. Enrico Pavia, “revocando nel contempo la nomina al
precedente difensore”, che risultava essere l’avvocato Marina Magistrelli.
Il fascicolo processuale della Corte di appello di Ancona perveniva alla Corte di
cassazione il 6 marzo 2017 e, il

10 giugno 2017, veniva eseguita presso

l’avvocato Magistrelli, a mezzo telefax, la notifica del decreto di fissazione

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