Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 15203 del 20/03/2014
Penale Sent. Sez. 2 Num. 15203 Anno 2014
Presidente: PETTI CIRO
Relatore: DI MARZIO FABRIZIO
Data Udienza: 20/03/2014
SENTENZA
Sul ricorso proposto dal Procuratore generale della Repubblica presso la corte
di appello di Palermo nei confronti di Rizzo Calogero, nato il 6.6.1939 avverso
la sentenza del Giudice di pace di Ravanusa del 3.7.2013. Sentita la relazione
della causa fatta dal consigliere Fabrizio Di Marzio; udite le conclusioni del
sostituto procuratore generale Eduardo Scardaccione, sulla inammissibilità del
ricorso.
OSSERVA
Il Procuratore generale della Repubblica presso la corte di appello di Palermo
ha proposto ricorso avverso la sentenza in epigrafe con la quale Rizzo
Calogero è stato assolto dal delitto di danneggiamento contestatogli.
Nel ricorso si contesta violazione di legge e illogicità della motivazione per
avere il giudice di pace fondato la propria decisione su un giudizio di non
attendibilità della persona offesa dal reato, nonché sulla mancanza di un
sufficiente compendio probatorio per determinare la condanna. Si critica che il
giudice non abbia spiegato le ragioni della ritenuto inattendibilità della
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testimonianza della persona offesa ed abbia illogicamente valorizzato aspetti
delle raccolte testimonianze in senso favorevole all’odierno imputato
(affermando come i testimoni non avessero assistito al danneggiamento ma si
fossero limitati a riferire di una animata discussione tra le parti).
Il ricorso è manifestamente infondato, avendo il giudice di merito logicamente
motivato sulla inattendibilità della versione resa dalla persona offesa
osservando come la stessa avesse riferito della presenza dei testimoni al
confermato di aver assistito al fatto di reato, ma semplicemente ad una
discussione animata.
Segue l’inammissibilità del ricorso.
PQM
dichiara il ricorso inammissibile.
Roma, li 20.3.2014
Il Consigliere estensore
Fabrizio Di Marzio
Il Presidente
Ciro Pettr)
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ridete’
momento del danneggiamento, come al contrario detti testimoni non avessero