Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 14356 del 22/03/2016


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Penale Sent. Sez. 7 Num. 14356 Anno 2016
Presidente: PAOLONI GIACOMO
Relatore: CAPOZZI ANGELO

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sul ricorso proposto da:
EMIATOR SOLOMON N. IL 12/06/1980
avverso la sentenza n. 101/2015 TRIBUNALE di PARMA, del
16/01/2015
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

Data Udienza: 22/03/2016

40184/15 RG
Motivi della decisione

Con la sentenza indicata in epigrafe il Tribunale di Parma ha applicato a EMIATOR SOLOMON,
ai sensi dell’art. 444 cod. proc. pen., la pena concordata per i reati di cui agli artt. 61 n. 2
c.p., 337 c.p. (A), 482/477 c.p. (BA) e 116 co. 13 CDS (C) ascrittigli.

Tanto premesso, si osserva che l’impugnazione si rivela inammissibile perché proposta al di
fuori dei casi consentiti, atteso che il giudice, nell’applicare la pena concordata, si è conformato
– con motivazione che il ricorrente non attinge in alcun modo – alle indicazioni di questa Corte
regolatrice e, adeguandosi a quanto contenuto nell’accordo tra le parti ed esplicitando
l’effettuazione dei controlli a lui demandati, ha soddisfatto in maniera adeguata all’obbligo di
motivazione, calibrato in rapporto alla speciale natura dell’accertamento in sede di applicazione
della pena su richiesta delle parti (Cass. Sez. U del 27/03/1992, Di Benedetto; Sez. U del
27/09/1995, Serafino; Sez. U del 25/11/1998, Messina), esulandosi da profili di illegalità della
pena la censura mossa.
Purtuttavia, l’avvenuta depenalizzazione del reato sub C), impone l’annullamento senza rinvio
della sentenza in parte qua con eliminazione della relativa pena, con trasmissione degli atti al
competente prefetto.

P. Q. M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente al capo C) perché il fatto non è più
previsto dalla legge come reato ed elimina la relativa pena pari a gg. venti di reclusione.
Dichiara nel resto inammissibile il ricorso. Dispone la trasmissione degli atti al Prefetto di
Parma.
Roma, 22.3.2016
Il consigliere estensore
Angelo Cap

Il Presi ente

QI

Contro la sentenza ha proposto ricorso per cassazione l’imputato, personalmente, deducendo
violazione della legge penale in relazione alla giudizio di congruità della pena.

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