Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 14168 del 13/01/2016


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 14168 Anno 2016
Presidente: IZZO FAUSTO
Relatore: SAVINO MARIAPIA GAETANA

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
DE GENNARO GAETANO N. IL 04/09/1979
avverso la sentenza n. 1735/2014 CORTE APPELLO di NAPOLI, del
14/05/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIAPIA GAETANA
SAVINO;

Data Udienza: 13/01/2016

Fatto e diritto
Ricorre De Gennaro Gaetano avverso la sentenza indicata in epigrafe deducendo vizio di motivazione
con riguardo al mancato riconoscimento della continuazione con i fatti della stessa specie, commessi con
identiche modalità operative di cui a precedente sentenza di condanna irrevocabile, lamentando in
particolar la mancata considerazione da parte dei giudici gravati della sua condizione di tossicodipendente
che accomuna i reati commessi.
Il ricorso è manifestamente infondato.

giudicati con la precedente sentenza, benché della siano stessa specie (spaccio di stupefacenti) e accomunati
dalla condizione di tossicodipendente del ricorrente, non ricorrono i presupposti della continuazione.
Come è noto, ai fini del riconoscimento della continuazione non è sufficiente un generico programma
delinquenziale, occorrendo invece una programmazione ab origine di una serie ben individuata di illeciti già
ideati quantomeno nelle loro linee essenziali, ravvisandosi in tale programmazione il requisito fondante
dell’istituto della continuazione, consistente nell’identità del disegno criminoso.
Per la sussistenza di tale requisito non è dunque sufficiente l’omogeneità della condotta criminose,
occorrendo invece la dimostrazione, che incombe sull’imputato, di specifici elementi dai quali possa
fondatamente desumersi che i reati siano stati frutto di un unico processo ideativo e volitivo nell’ambito del
quale sono stati concepiti con una definizione di massima dei contorni e circostanze operative.
Quanto alla tossicodipendenza, a seguito della modifica dell’art. 671, comma primo, cod. proc. pen. ad opera
della L. n. 49 del 2006, lo stato di tossicodipendenza, pur non comportando automaticamente il
riconoscimento dell’unicità del disegno criminoso, può giustificarlo con riguardo ai reati che siano collegati e
dipendenti a tale stato, sempre che sussistano anche le altre condizioni individuate dalla giurisprudenza per la
sussistenza della continuazione.
Quindi, pur dovendosi tenere conto della stato di tossicodipendenza fra gli elementi che incidono
sull’applicazione del reato continuato, tale stato non deve ritenersi di per sé solo sia elemento decisivo ai
fini della valutazione dell’unitarietà del disegno criminoso, dovendo sussistere comunque il requisito della
preventiva deliberazione a delinquere che unifica l’ideazione dei reati prima della loro commissione.
Sez. 1, n. 50716 del 07/10/2014 Cc. rv. 261490,

sez. 1,n. 18242 del 04/04/2014 Cc. Rv. 259192,

Sez. 5, n. 10797 del 23/02/2010, Rv. 246373)
Orbene, come correttamente e condivisibilmente rilevato nella sentenza impugnata, indipendentemente dalla
condizione di tossicodipendenza, la prova della unicità della preventiva risoluzione criminosa che
accomuna nella fase ideativa le condotte illecite oggetto della richiesta continuazione, non è stata offerta
dall’imputato; peraltro l’intervallo di tre anni di tempo fra la commissione dei delitti in relazione ai quali si
chiede il riconoscimento della continuazione, è elemento ostativo, in assenza di allegazioni e prove di segno
contrario, alla valutazione della identità della determinazione volitiva diretta al compimento di crimini.
Il ricorso è pertanto inammissibile.

Come correttamente argomentato dalla Corte di Appello, fra i fatti di cui alla sentenza impugnata e quelli

Segue per legge la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro
1.000 in favore della cassa delle ammende
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso.
Condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 1.000 ciascuna in
favore della cassa delle ammende

Così deciso in Roma il 13 .1.2016

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