Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 13627 del 08/03/2016
Penale Ord. Sez. 7 Num. 13627 Anno 2016
Presidente: ROTUNDO VINCENZO
Relatore: DI STEFANO PIERLUIGI
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
PALUMBO GIANLUCA N. IL 01/02/1989
avverso la sentenza n. 752/2015 GIP TRIBUNALE di RAGUSA, del
22/05/2015
dato avviso alle parti;
sentita la relazione tta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI
STEFANO;
Data Udienza: 08/03/2016
29606-2015
RG
Il Collegio,
letto il ricorso proposto da Palumbo Gianluca a mezzo del difensore avverso la
sentenza sopra indicata che gli applicava la pena su richiesta per il reato di cui
all’art. 73 d.P.R. 309/1990;
rilevato che con tale ricorso si deducono vizi di motivazione;
osserva:
Il ricorso è inammissibile perchè, in sede di applicazione della pena su richiesta
delle parti, ai sensi dell’art. 444 c.p.p., l’accordo intervenuto esonera l’accusa
dall’onere della prova e comporta che la sentenza che recepisce l’accordo fra le
parti sia da considerare sufficientemente motivata con una succinta descrizione
del (anche deducibile dal capo d’imputazione), con l’affermazione della
correttezza della sua qualificazione giuridica, con il richiamo all’art. 129 c.p.p. per
escludere la ricorrenza di alcuna delle ipotesi ivi previste, con la verifica della
congruità della pena patteggiata ai fini e nei limiti di cui all’art. 27 Cost. (Sez. 4,
sent. 34494 del 13.7-17.10.2006). Né il giudice può pronunciare sentenza di
proscioglimento o di assoluzione per mancanza, insufficienza o contraddittorietà
delle prove desumibili dagli atti, non rientrando tale possibilità tra quelle
esplicitamente indicate dall’art. 129, comma primo, cod. proc. pen. (Sez.6, sent.
15700 del 25.3-14.4.2009).
Valutate le ragioni della inammissibilità risulta equa la condanna alla pena
pecuniaria nella misura di cui in dispositivo.
P.Q.M.
Di hiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
sp se processuali e della somma di € 1500 in favore della Cassa delle Ammende.
RA
il 8 marzo 2016
L, t s,
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il presid
DEPObITATA
IN CANCELLERIA
—5 APP. 2016
ORDINANZA
MOTIVI DELLA DECISIONE