Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 13444 del 04/02/2014


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Penale Sent. Sez. 6 Num. 13444 Anno 2014
Presidente: AGRO’ ANTONIO
Relatore: DE AMICIS GAETANO

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
ARCORACE FABIO ALFREDO N. IL 23/09/1975
avverso la sentenza n. 15/2012 CORTE APPELLO di REGGIO
CALABRIA, del 13/12/2012
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. a; p-pjj u G_,’
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Uditi difensor Avv.;

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Data Udienza: 04/02/2014

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RITENUTO IN FATTO

2. Deduce il ricorrente, detenuto presso la Casa di reclusione di Fossano, che nel
decreto di citazione per il giudizio camerale d’appello non vi era alcun riferimento alla
possibilità di essere ascoltato dal Magistrato di sorveglianza e che non era stata disposta
alcuna traduzione per l’udienza fissata. Non vi era, inoltre, l’indirizzo del difensore
d’ufficio, né era “stata data alcuna procura al legale che ha il dovere di consultarsi prima
di qualsiasi strategia difensiva”.
CONSIDERATO IN DIRITTO

3. Il ricorso è inammissibile in quanto manifestante infondato.
4. Invero, le cause di nullità del decreto di citazione per il giudizio d’appello sono
tassativamente indicate nell’art. 601, n. 6, c.p.p., ed in esse non rientrano i motivi di
doglianza prospettati dal ricorrente. Il ricorso, peraltro, omette di confrontarsi criticamente
con gli argomenti esposti nella motivazione della sentenza impugnata, e pertanto, anche
sotto tale profilo, esso risulta comunque viziato da genericità nella formulazione.
5. Per le considerazioni or ora esposte, dunque, il ricorso deve essere dichiarato
inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese
processuali ed al versamento alla Cassa delle ammende di una somma che, in ragione
delle questioni dedotte, si stima equo quantificare nella misura di euro mille.

P.Q.M.

dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese
processuali e della somma di euro 1.000,00 in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, lì, 4 febbraio 2014
Il Consigliere estensore

1. Arcorace Fabio Alfredo ha proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza
pronunciata il 13 dicembre 2012 dalla Corte d’appello di Reggio Calabria, con la quale è
stata riconosciuta la sentenza definitiva emessa dal Tribunale di Olten-Gosgen in data 22
aprile 2008, che lo condannava alla pena di anni cinque e mesi sei di reclusione per i reati
di rapina ed altro, ai soli effetti di cui ai numeri 1 e 2 dell’art. 12 c.p. .

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