Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 11512 del 27/11/2013

Penale Sent. Sez. 4 Num. 11512 Anno 2014
Presidente: ZECCA GAETANINO
Relatore: GRASSO GIUSEPPE

Data Udienza: 27/11/2013

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

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PARDUCCI MIRCO N. IL 21/07/1988
inoltre:
RESPONSABILE CIVILE
avverso la sentenza n. 3472/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del
11/10/2012
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/11/2013 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. GIUSEPPE GRASSO
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Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per
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Udito. per la parte civile, l’Avv
Uditi difensor Avv.

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RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Lucca, con sentenza del 6/12/2010, assolse
perché il fatto non costituisce reato Parducci Mirco dal reato di cui
all’art. 589, commi 1 e 2, cod. pen., in relazione agli artt. 140 e 191
del c.d.s. (all’imputato era stato contestato di aver, per colpa specifica
e generica, investito con il furgone

FIAT Ducato, alla cui guida il

medesimo si trovava, Bianchi Rosalba, intenta ad attraversare un
tratto extraurbano della via Rossi, sita nella frazione Lunata di
Capannori, procurandone l’immediato decesso).

1.1. La Corte d’appello di Firenze, alla quale si era rivolta la parte
civile Giambastiani Emilia, anche nell’interesse della figlia minore
Biagiotti Cristina, con sentenza dell’11/10/2012, confermò la
statuizione di primo grado.

1.2. In estrema sintesi, la Corte territoriale, pur tenuto conto delle
dichiarazioni incerte e contraddittorie dei testimoni oculari Sgueo e
Zoppi, valorizzate la modesta velocità del mezzo investitore, le avverse
condizioni climatiche e i punti d’urto, confermò il convincimento che
l’anziana donna rimasta uccisa intraprese l’attraversamento
improvvisamente e imprevedibilmente.

2.

La parte civile propone ricorso per cassazione avverso

quest’ultima sentenza corredato da due, articolate censure.

2.1. Con il primo motivo, denunziante vizio motivazionale la parte
ricorrente contesta in special modo: a) la sottovalutazione, senza che
ve ne fossero ragioni, delle dichiarazioni della Giambastiani, unica
testimone presente al momento del fatto, la quale, aveva accostato la
propria autovettura oltre il margine di carreggiata, al fine di consentire
alla madre di scendere dal mezzo, onde recarsi presso un negozio sito
sul lato opposto della strada (la teste aveva visto la vittima, scendere
dal lato destro anteriore, aprire lo sportello posteriore di destra onde
prelevare una borsa, girare da dietro l’autovettura ferma e venire
tragicamente attinta dal furgone quando oramai era prossima alla linea

.

di mezzeria); b) le dichiarazioni dell’appuntato Mancarelli, oltre che
erronee, in quanto fondate, per sua stessa ammissione, sopra una
riproduzione grafica invertita, si erano mostrate incomplete; c) i testi
Sgueo Vincenzo e Zoppi Nicola avevano reso dichiarazioni ampiamente
contraddittorie (rispetto a quelle <