Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 1016 del 25/11/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 1016 Anno 2014
Presidente: LOMBARDI ALFREDO MARIA
Relatore: DUBOLINO PIETRO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
VERBARO GIUSEPPE N. IL 11/10/1947
avverso l’ordinanza n. 14/2011 TRIBUNALE di PRATO, del
11/01/2011
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;
Data Udienza: 25/11/2013
CONSIDERATO IN DIRITTO:
– che il ricorso va dichiarato inammissibile, in quanto proposto avverso
provvedimento che, pur caratterizzato da evidenti profili di singolarità, non può
tuttavia qualificarsi come “abnorme” nel senso che si richiede dalla giurisprudenza di
questa Corte ai fini della sua assoggettabilità a ricorso per cassazione, atteso che tale
assoggettabilità presuppone che si tratti comunque di provvedimenti adottati
nell’esercizio, sia pur distorto, di potere giurisdizionale, laddove, nella specie, si è in
presenza di un provvedimento avente natura eminentemente amministrativa e
pertanto soggetto, come tale, ai soli rimedi previsti dall’ordinamento amministrativo;
– che la ritenuta inammissibilità del ricorso comporta le conseguenze di cui all’art.
616 c.p.p., ivi compresa, in assenza di elementi che valgano ad escludere ogni profilo
di colpa, anche l’applicazione della prescritta sanzione pecuniaria, il cui importo
stimasi equo fissare in euro mille;
P. Q. M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese del procedimento nonché al versamento della somma di euro mille alla cassa
delle ammende.
Così deq io ij R a, il 25 novembre 2013
.
RILEVATO IN FATTO:
– che con il provvedimento di cui in epigrafe, a firma congiunta del presidente del
tribunale di Prato e del procuratore della Repubblica presso il detto tribunale, fu
inibito a VERBARO Giuseppe, a cagione delle intemperanze che il medesimo
avrebbe in passato posto in essere in occasione di suoi accessi agli uffici giudiziari di
detta città, di recarsi ulteriormente in tali uffici senza essere accompagnato dal
proprio difensore;
– che avverso detto provvedimento ha proposto ricorso per cassazione,
denunciandone l’abnormità, il difensore del Verbaro;