Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 7190 del 04/03/2022
Cassazione civile sez. III, 04/03/2022, (ud. 16/11/2021, dep. 04/03/2022), n.7190
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. SESTINI Danilo – Presidente –
Dott. SCARANO Luigi Alessandro – rel. Consigliere –
Dott. CIRILLO Francesco Maria – Consigliere –
Dott. VALLE Cristiano – Consigliere –
Dott. PORRECA Paolo – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 14473/2019 proposto da:
N.S., elettivamente domiciliato in Roma Via Portuense
104, presso il Dott. Fabio Trinca, rappresentato e difeso dagli
avvocati Massimiliano Marcialis, e Carla Valentino;
– ricorrente –
contro
Unicredit Spa, e per essa, quale mandataria, la DoBank spa (già
Unicredit Credit Management Bank), in persona del legale
rappresentante p.t., elettivamente domiciliata in Sassari, Viale
Umberto I n. 86/a, presso lo studio dell’avvocato Miche Stara;
– controricorrente –
avverso la sentenza n. 577/2018 della CORTE D’APPELLO SEZ. DIST. DI
SASSARI, depositata il 21/12/2018;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del
16/11/2021 dal Cons. Dott. LUIGI ALESSANDRO SCARANO.
Fatto
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Il sig. N.S. propone ricorso per cassazione avverso la sentenza n. 507/2018 della Corte d’Appello di Cagliari.
Resiste con controricorso la società Unicredit s.p.a..
Diritto
MOTIVI DELLA DECISIONE
Va pregiudizialmente osservato che anteriormente all’udienza camerale il ricorrente ha depositato in Cancelleria dichiarazione di rinuncia al ricorso sottoscritto dai difensori – a ciò abilitati giusta procura speciale in calce al ricorso – con dichiarazione di relativa accettazione sottoscritta dal difensore della controparte.
Il giudizio per cassazione va dichiarato pertanto estinto per rinunzia, con compensazione tra le parti delle spese del giudizio di cassazione.
P.Q.M.
La Corte dichiara il giudizio di cassazione estinto per rinunzia, con compensazione tra le parti delle spese del giudizio di cassazione.
Così deciso in Roma, il 16 novembre 2021.
Depositato in Cancelleria il 4 marzo 2022