Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 6736 del 10/03/2020
Cassazione civile sez. II, 10/03/2020, (ud. 06/12/2019, dep. 10/03/2020), n.6736
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SECONDA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. MANNA Felice – Presidente –
Dott. ORICCHIO Antonio – rel. Consigliere –
Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere –
Dott. ABETE Luigi – Consigliere –
Dott. CASADONTE Annamaria – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso 6727/2016 proposto da:
R.T.I., elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE DELLE
MILIZIE 9, presso lo studio dell’avvocato GIANCARLO NOTARO, che la
rappresenta e difende;
– ricorrente –
contro
F.G., B.V., F.E., elettivamente
domiciliati in ROMA, VIA POMPEO MAGNO 94, presso lo studio
dell’avvocato BARBARA MORBINATI, che li rappresenta e difende;
– controricorrenti –
avverso la sentenza n. 208/2016 della CORTE D’APPELLO di ROMA,
depositata il 13/01/2016;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del
06/12/2019 dal Consigliere Dott. ANTONIO ORICCHIO.
Fatto
RILEVATO
che:
R.T.I. ha impugnato la sentenza n. 208/2016 della Corte di Appello di Roma con ricorso fondato su tre ordini di motivi e resistito con controricorso delle parti intimate B.V. e F.E. e G..
Diritto
CONSIDERATO
che:
deve ritenersi che il ricorso non può essere deciso ai sensi dell’art. 375 c.p.c., u.c.;
la decisione del medesimo implica, infatti, la risoluzione di un contrasto di giurisprudenza (interno alla Sezione) inerente la possibilità o meno dell’acquisizione del diritto di abitazione in favore del coniuge di defunto in caso di comproprietà con terzi dell’immobile adibito ad abitazione familiare.
P.Q.M.
dispone la trattazione in pubblica udienza.
Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio della Sezione Seconda Civile della Corte Suprema di Cassazione, il 6 dicembre 2019.
Depositato in Cancelleria il 10 marzo 2020