Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 6329 del 10/03/2017
Cassazione civile, sez. VI, 10/03/2017, (ud. 05/12/2016, dep.10/03/2017), n. 6329
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE 1
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente –
Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere –
Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere –
Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere –
Dott. DI MARZIO Mauro – rel. Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul regolamento di competenza d’ufficio proposto dal Tribunale
Imperia con ordinanza n. 228/2016 V.G. depositata l’8/06/2016
procedimento pendente tra:
TRIBUNALE di SAVONA;
L.A.;
sulle conclusioni scritte del P.G. in persona del Dott. U. DE
AUGUSTINIS che conclude per l’inammissibilità dell’istanza;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del
05/12/2016 dal Consigliere Relatore Dott. DI MARZIO MAURO.
Fatto
FATTO E DIRITTO
Il giudice tutelare del Tribunale di Imperia ha chiesto il regolamento di competenza nei confronti del giudice tutelare del Tribunale di Savona contro il provvedimento con cui quest’ultimo aveva disposto la trasmissione degli atti relativi alla tutela dell’interdetto legale L.A. per ragioni di competenza, dal momento che l’interdetto, pur residente anagraficamente a Pietra Ligure, risultava ristretto presso la Casa circondariale di Sanremo.
Il Procuratore Generale ha chiesto dichiararsi inammissibile il regolamento.
Va dichiarata la competenza territoriale del giudice tutelare presso il Tribunale di Savona.
Il giudice competente per la apertura della tutela dell’interdetto giudiziale è indicato dalla legge nel giudice tutelare presso il tribunale del circondario ove è la sede principale degli affari e interessi dell’interdetto (artt. 343 e 424 c.c.).
Tale definizione normativa, che richiama la nozione di domicilio (art. 43 c.c., comma 1), deve tuttavia, nel caso in cui la persona della cui tutela si tratta si trovi in stato di detenzione in esecuzione di sentenza definitiva, intendersi riferita al luogo di ultima dimora abituale prima dell’inizio dello stato detentivo, inapplicabile apparendo il criterio del domicilio che presuppone l’elemento soggettivo del volontario stabilimento (cfr. Cass. n. 20471/15; n. 109/14; n. 15776/14; n. 10373/13, n. 508/08).
Nella specie il L. è residente anagraficamente a Savona.
PQM
dichiara la competenza del giudice tutelare del tribunale di Savona, al quale rimette il procedimento.
Così deciso in Roma, il 5 dicembre 2016.
Depositato in Cancelleria il 10 marzo 2017