Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 5826 del 10/03/2010
Cassazione civile sez. lav., 10/03/2010, (ud. 28/01/2010, dep. 10/03/2010), n.5826
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. DE LUCA Michele – Presidente –
Dott. AMOROSO Giovanni – Consigliere –
Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere –
Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere –
Dott. MELIADO’ Giuseppe – rel. Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
sentenza
sul ricorso proposto da:
POSTE ITALIANE S.P.A., in persona del legale rappresentante pro
tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE MAZZINI 134, presso
lo studio dell’avvocato FIORILLO LUIGI, rappresentato e difeso
dall’avvocato CARRIERI MARIO, giusta procura a margine del ricorso;
– ricorrente –
contro
B.L.;
– intimata –
e sul ricorso n. 8979/2008 proposto da:
B.L., elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA MARCONI
15, (PALAZZO DELL’ARTE MODERNA) presso lo studio dell’avvocato
D’AMBROSIO MASSIMO, rappresentata e difesa dall’avvocato LUCCHETTI
DINO, giusta mandato a margine del controricorso e ricorso
incidentale;
– controricorrente e ricorrente incidentale –
contro
POSTE ITALIANE S.P.A.;
– intimata –
avverso la sentenza n. 9210/2006 della CORTE D’APPELLO di ROMA,
depositata il 02/03/2007 r.g.n. 3881/05;
udita la relazione della causa svolta nella Udienza pubblica del
28/01/2010 dal Consigliere Dott. MELIADO’ Giuseppe;
udito l’Avvocato FIORILLO LUIGI;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.
FUZIO Riccardo, che ha concluso per cessazione materia del
contendere.
Fatto
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
La Corte di appello di Roma, con sentenza in data 22.12.2006 – 2.3.2007, in accoglimento dell’appello proposto da B.L. avverso la sentenza del Tribunale di Roma del 24.11.2004, dichiarava che tra la stessa e le Poste Italiane si era instaurato un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato dal 2.8.1999.
Per la cassazione della sentenza hanno proposto ricorso le Poste Italiane con cinque motivi.
Resiste con controricorso B.L., la quale ha anche proposto ricorso incidentale condizionato.
E’ stata depositata copia del verbale di conciliazione sindacale stipulato fra le parti il (OMISSIS).
Diritto
MOTIVI DELLA DECISIONE
I ricorso vanno riuniti e, quindi, dichiarati inammissibili.
Dal verbale di conciliazione prodotto in copia risulta che le parti hanno raggiunto un accordo transattivo concernente la controversia de qua, dandosi atto dell’intervenuta amichevole e definitiva conciliazione a tutti gli effetti di legge e dichiarando che — in caso di fasi giudiziali ancora aperte — le stesse saranno definite in coerenza con il presente verbale.
Osserva il Collegio che il suddetto verbale di conciliazione si palesa idoneo a dimostrare la cessazione della materia del contendere nel giudizio di cassazione ed il conseguente sopravvenuto difetto di interesse delle parti a proseguire il processo; alla cessazione della materia del contendere consegue pertanto la declaratoria di inammissibilita’ del ricorso in quanto l’interesse ad agire, e quindi anche ad impugnare, deve sussistere non solo nel momento in cui e’ proposta l’azione o l’impugnazione, ma anche nel momento della decisione, in relazione alla quale, ed in considerazione della domanda originariamente formulata, va valutato l’interesse ad agire (Cass. S.U. 29 novembre 2006 n. 25278, Cass. 13/7/2009 n. 16341).
Stante l’esito del giudizio, sussistono giusti motivi per compensare integralmente tra le parti le spese di causa.
P.Q.M.
LA CORTE Riunisce i ricorsi e li dichiara inammissibili; compensa le spese.
Così deciso in Roma, il 28 gennaio 2010.
Depositato in Cancelleria il 10 marzo 2010