Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 5790 del 13/03/2014


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Civile Sent. Sez. 3 Num. 5790 Anno 2014
Presidente: BERRUTI GIUSEPPE MARIA
Relatore: TRAVAGLINO GIACOMO

SENTENZA

sul ricorso 8725-2008 proposto da:
FALL.TO LEVANTESI VINCENZO 00952940435, in persona del
curatore pro-tempore, avv. CARLO STRINATI,
elettivamente domiciliata in ROMA, VIA ADDA 55, presso
lo studio dell’avvocato PACE ANTONIO, rappresentata e
difesa dall’avvocato FORMICA DOMENICO giusta delega in
2013

atti;
– ricorrente –

2253

contro

GEFCO ITALIA S.P.A.

08983530158,

in persona del

Direttore Generale e legale rappresentante Sig.

Data pubblicazione: 13/03/2014

CHRISTOPHE POITRINEAU, elettivamente domiciliata in
ROMA, VIA BOEZIO N. 14, presso lo studio dell’avvocato
D’ANGELANTONIO CLAUDIO, che la rappresenta e difende
unitamente all’avvocato ANTONGIOVANNI ELISA giusta
delega in atti;

nonchè contro

VISION WORLD S.R.L. , FERRAIUOLO FRANCO, PASSARINI
FABIO, BATTISTELLI MASSIMO;
– intimati –

avverso la sentenza n. 2377/2007 della CORTE D’APPELLO
di MILANO, depositata il 11/09/2007 R.G.N. 4086/C/04;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica
udienza del 28/11/2013 dal Consigliere Dott. GIACOMO
TRAVAGLINO;
udito l’Avvocato FABIO SCUDELLARI per delega;
udito l’Avvocato CLAUDIO D’ANGELANTONIO;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore
Generale Dott. GIUSEPPE CORASANITI che ha concluso per
l’inammissibilita’ in subordine il rigetto.

2

– controricorrente –

I FATTI

Il tribunale di Milano, pronunciandosi nella causa promossa
dalla VISION WORLD contro la GEFCO ITALIA e Vincenzo Levantesi,
titolare dell’omonima ditta individuale, previa chiamata in
giudizio di Franco Ferrajuolo, Massimo Battistelli e Fabio

Passarini, condannò il Levantesi al pagamento, in favore
dell’attrice, della somma di 319 mila euro, rigettando la
domanda della medesima attrice nei confronti della Gefco (e
conseguentemente le domande di manleva avanzate dalla stessa
Gefco nei confronti dei chiamati in causa).
La condanna venne pronunciata in conseguenza dell’accertamento
della responsabilità del Levantesi in ordine al furto di merce
di proprietà dell’attrice, affidate al predetto per il
trasporto, e trafugata presso la Gefco.
I gravami, principale e incidentali,

hinc et inde

proposti

furono rigettatati dalla Corte di appello di Milano con sentenza
depositata 1’11 settembre del 2007.
La pronuncia della Corte territoriale è stata impugnata dalla
curatela del fallimento Levantesi con ricorso per cassazione
sorretto da 4 motivi di censura.
Resiste con controricorso la Gefco Italia .
LE RAGIONI DELLA DECISIONE

Il ricorso, prima ancora che infondato nel merito, è
inammissibile in rito.
L’esposizione del fatto, difatti, risulta frutto di un integrale
ed acritico

assemblaggio delle decisioni di primo e secondo

3

Pn

grado, in evidente spregio della consolidata giurisprudenza di
questa Corte, che ha più volte escluso l’ammissibilità
dell’impugnazione in tali ipotesi.
La disciplina delle spese segue il principio della soccombenza.
Liquidazione come da dispositivo.

La Corte rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al
pagamento delle spese del giudizio di cassazione, che si
liquidano in complessivi euro 10.200, di cui 200 per spese.
Così deciso in Roma, li 28.11.2013

P.Q.M.

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