Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 4378 del 23/02/2010
Cassazione civile sez. lav., 23/02/2010, (ud. 16/12/2009, dep. 23/02/2010), n.4378
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente –
Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Consigliere –
Dott. TOFFOLI Saverio – Consigliere –
Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere –
Dott. MORCAVALLO Ulpiano – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
sentenza
sul ricorso proposto da:
POSTE ITALIANE S.P.A., in persona del legale rappresentante pro
tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE MAZZINI 134, presso
lo studio dell’avvocato FIORILLO LUIGI, che la rappresenta e difende
unitamente all’avvocato GRANOZZI GAETANO, giusta mandato a margine
del ricorso;
– ricorrente –
contro
P.S.;
– intimata –
sul ricorso 12104-2007 proposto da:
P.S., elettivamente domiciliata in ROMA, VIA PIEMONTE
32, presso lo studio dell’avvocato SPADA GIUSEPPE, rappresentata e
difesa dall’avvocato SALLEMI SEBASTIANO, giusta mandato a margine del
controricorso e ricorso incidentale;
– controricorrente e ricorrente incidentale –
contro
POSTE ITALIANE S.P.A.;
– intimata –
avverso la sentenza n. 1063/2006 della CORTE D’APPELLO di CATANIA,
depositata il 18/03/2006 R.G.N. 1548/04;
udita la relazione della causa svolta nella Pubblica udienza del
16/12/2009 dal Consigliere Dott. GIUSEPPE NAPOLETANO;
udito l’Avvocato DE MARINIS NICOLA per delega GRANOZZI GAETANO;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.
FUCCI Costantino, che ha concluso per inammissibilità del ricorso
principale, assorbito l’incidentale.
Fatto
IN FATTO E DIRITTO
La Corte considerato che i ricorsi vanno riuniti riguardando l’impugnazione della stessa sentenza;
dal verbale di conciliazione depositato agli atti risulta che le parti hanno raggiunto un accordo transattivo concernente la controversia de qua, dandosi atto dell’intervenuta amichevole e definitiva conciliazione a tutti gli effetti di legge e dichiarando che – in caso di fasi giudiziali ancora aperte – le stesse saranno definite in coerenza con il presente verbale; ad avviso del Collegio il suddetto verbale di conciliazione si palesa idoneo a dimostrare la cessazione della materia del contendere nel giudizio di Cassazione ed il conseguente sopravvenuto difetto di interesse delle parti a proseguire il processo; alla cessazione della materia del contendere consegue pertanto la declaratoria di inammissibilità del ricorso in quanto l’interesse ad agire, e quindi anche ad impugnare, deve sussistere non solo nel momento in cui è proposta l’azione o l’impugnazione, ma anche nel momento della decisione, in relazione alla quale, ed in considerazione della domanda originariamente formulata, va valutato l’interesse ad agire (Cass. S.U. 29 novembre 2006 n. 25278);
in definitiva il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per cessazione della materia del contendere;
avuto riguardo alla materia del contendere stimasi compensare integralmente tra le suddette parti le spese del giudizio di Cassazione.
P.Q.M.
La Corte,riuniti i ricorsi li dichiara inammissibili e compensa le spese del giudizio di legittimità.
Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio, il 16 dicembre 2009.
Depositato in Cancelleria il 23 febbraio 2010