Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 33733 del 18/12/2019
Cassazione civile sez. trib., 18/12/2019, (ud. 11/07/2019, dep. 18/12/2019), n.33733
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TRIBUTARIA
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. BRUSCHETTA Ernestino Luigi – Presidente –
Dott. TINARELLI FUOCHI Giuseppe – rel. Consigliere –
Dott. D’AQUINO Filippo – Consigliere –
Dott. TRISCARI Giancarlo – Consigliere –
Dott. CHIESI Gian Andrea – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 29107/2013 R.G. proposto da:
M.M., rappresentata e difesa dagli Avv.ti Loris Tosi e
Giuseppe Marini, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Roma
via dei Monti Parioli n. 48, giusta procura speciale a margine del
ricorso;
– ricorrente –
contro
Agenzia delle entrate, rappresentata e difesa dall’Avvocatura
Generale dello Stato, presso la quale è domiciliata in Roma, via
dei Portoghesi n. 12;
– controricorrente –
avverso la sentenza della Commissione tributaria centrale sez. di
Venezia n. 431/03/2013, depositata il 14 marzo 2013.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio dell’11 luglio
2019 dal Consigliere Giuseppe Fuochi Tinarelli.
Fatto
RILEVATO
CHE:
– M.M. propone ricorso per cassazione con quattro motivi avverso la decisione della CTC, che, in riforma della decisione del secondo grado, avevano ritenuto la fondatezza della pretesa dell’Amministrazione e della ripresa Iva per il 1984 in relazione ad operazioni non fatturate;
– l’Agenzia delle entrate resiste con controricorso.
Diritto
CONSIDERATO
CHE
– la contribuente, nelle more del giudizio di cassazione, ha presentato istanza di definizione ai sensi del D.L. n. 50 del 2017, art. 11, ed ha provveduto, come risulta dalle memorie depositate sia dall’Agenzia delle entrate (in data 1 dicembre 2018) sia dalla contribuente (in data 13 dicembre 2018), all’integrale pagamento delle somme dovute, così perfezionando la definizione agevolata.
PQM
La Corte dichiara estinto il giudizio per cessazione della materia del contendere. Spese compensate.
Così deciso in Roma, nell’adunanza camerale, il 11 luglio 2019.
Depositato in Cancelleria il 18 dicembre 2019