Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 336 del 09/01/2014


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Civile Ord. Sez. 6 Num. 336 Anno 2014
Presidente: CICALA MARIO
Relatore: CICALA MARIO

ORDINANZA
sul ricorso 24214-2012 proposto da:
P. & V. INVEST DI PASTORE VINCENZO E VENTURA
FRANCESCO & C. SOCIETA’ AGRICOLA IN NOME
COLLETTIVO 03699040725, in persona del legale rappresentante
pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE
UMBERTO TUPINI 133, presso lo STUDIO LEGALE DE
ZORDO & BRAGAGLIA, rappresentata e difesa dall’avvocato
MARTIELLI VITO ANTONIO giusta procura speciale a margine del
ricorso;
– ricorrente contro
AGENZIA DELLE ENTRATE 06363391001, in persona del
Direttore pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI

Data pubblicazione: 09/01/2014

PORTOGHESI 12, presso l’AVVOCATURA GENERALE DELLO
STATO, che la rappresenta e difende ope legis;

controricorrend

avverso la sentenza n. 49/14/2012 della COMMISSIONE

05/03/2012;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del
05/12/2013 dal Presidente Relatore Dott. MARIO CICALA;
udito l’Avvocato Martielli Vito Antonio difensore della ricorrente che
si riporta agli scritti.

Ric. 2012 n. 24214 sez. MT – ud. 05-12-2013
-2-

TRIBUTARIA REGIONALE di BARI del 2/12/2011, depositata il

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE
Oggetto: determinazioni ex art. 37 bis 8° comma DPR n. 600 del 1973

La Re V. invest snc ha presentato ricorso avverso la sentenza 4914//12 del 5 marzo 2012 con
cui la Commissione Tributaria Regionale della Puglia rigettava l’appello della contribuente e
ribadiva la non impugnabilità delle determinazioni, in senso negativo, del Direttore regionale delle
Entrate sulla istanza del contribuente volta ad ottenere le disapplicazione di una norma antielusiva
ai sensi dell’art. 37 bis 8° comma DPR n. 600 del 1973.
La Agenzia si è costituita in giudizio.
Secondo la relazione depositata il ricorso deve essere rigettato in quanto non è adeguatamente
contestata con un autonomo motivo dotato di autosufficienza la affermazione contenuta nella
sentenza impugnata e secondo cui era da considerarsi legittimo l’atto della direzione generale delle
entrate della Puglia; in quanto l’istanza della contribuente era redatta in termini generici ed
imprecisi, priva di idonea documentazione, e quindi non poteva dar luogo ad una pronuncia nel
merito, ponderata e riferibile al caso concreto
La contribuente ha depositato memoria. Il Collegio ha condiviso la proposta del relatore.
Le spese seguono la soccombenza e si liquidano come da dispositivo,
PQM
La Corte rigetta il ricorso. Condanna la ricorrente alle spese che determina in C 2000 oltre alle
spese prenotate a debito.
Così deciso nella camera di consiglio della sesta sezione civile il giorno 5 dicembre 2013
Il pr

ente e relatore

Reg. Gen. 24214/2012
RICORRENTE: P.e V. invest snc
INTIMATO: AGENZIA DELLE ENTRATE

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