Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 29457 del 28/12/2011

Cassazione civile sez. III, 28/12/2011, (ud. 01/12/2011, dep. 28/12/2011), n.29457

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente –

Dott. MASSERA Maurizio – Consigliere –

Dott. SEGRETO Antonio – rel. Consigliere –

Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere –

Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ordinanza

sul ricorso proposto da:

CIRCUMVESUVIANA S.R.L. (OMISSIS), in persona dell’Amministratore

Unico e legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata

in ROMA, VIA DEGLI AVIGNONESI 5, presso lo studio dell’Avvocato

SOPRANO ENRICO, che la rappresenta e difende, giusta procura a

margine del ricorso;

– ricorrente –

contro

M.G.;

– intimato –

avverso la sentenza n. 1983/2009 del GIUDICE DI PACE di SORRENTO del

27/05/2009, depositata il 06/06/2009;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio

dell’1/12/2011 dal Consigliere Relatore Dott. ANTONIO SEGRETO;

è presente il P.G. in persona del Dott. RENATO FINOCCHI GHERSI.

Fatto

FATTO E DIRITTO

Considerato:

che è stata depositata in cancelleria la seguente relazione, regolarmente comunicata al P.G. e notificata ai difensori: “Il relatore, cons. Antonio Segreto,letti gli atti depositati, osserva:

1. La S.R.L. Circumvesuviana ha presentato ricorso per cassazione avverso la sentenza del giudice di pace di Trento n. 1983/2009. La sentenza è stata depositata il 6.6.2009 Non ha svolto attività difensiva l’intimato M.G..

2. – Il ricorso è stato proposto per impugnare sentenza depositata dopo il 2.3.2006, data di entrata in vigore del D.Lgs. 2 febbraio 2006, n. 40.

L’art. 339 c.p.c., comma 3, (aggiunto dal D.Lgs. n. 40 del 2006) statuisce che : Le sentenze del giudice di pace pronunciate secondo equità a norma dell’art. 113, comma 2, sono appellabili esclusivamente per violazione delle norme sul procedimento, per violazione di norme costituzionali o comunitarie ovvero dei principi regolatori della materia”.

3. – Il ricorso dunque si presta ad essere dichiarato inammissibile in base alla norma appena esposta, non essendo la sentenza impugnabile con il ricorso per cassazione.

4. – Nulla per le spese del giudizio di cassazione.

Ritenuto:

che il Collegio condivide i motivi in fatto e diritto esposti nella relazione; che conseguentemente va dichiarata l’inammissibilità del ricorso.

P.Q.M.

Visto l’art. 375 c.p.c..

dichiara inammissibile il ricorso. Nulla per le spese.

Così deciso in Roma, il 1 dicembre 2011.

Depositato in Cancelleria il 28 dicembre 2011

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