Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 29408 del 23/12/2020
Cassazione civile sez. VI, 23/12/2020, (ud. 29/09/2020, dep. 23/12/2020), n.29408
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE 2
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. COSENTINO Antonello – Presidente –
Dott. PICARONI Elisa – rel. Consigliere –
Dott. ABETE Luigi – Consigliere –
Dott. CASADONTE Annamaria – Consigliere –
Dott. FORTUNATO Giuseppe – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA INTERLOCUTORIA
sul ricorso 20128-2019 proposto da:
G.C., elettivamente domiciliato in ROMA, VIA GABRIELE
CAMOZZI 1, presso lo studio dell’avvocato DELFO MARIA SAMBATARO, che
lo rappresenta e difende;
– ricorrente –
contro
ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente
domiciliata in ROMA, VIA DEL TEMPIO DI GIOVE 21, presso gli uffici
dell’AVVOCATURA CAPITOLINA, rappresentata e difesa dall’avvocato
PIER LUDOVICO PATRIARCA;
– controricorrente –
contro
AGENZIA DELLE ENTRATE – RISCOSSIONE;
– intimata –
avverso la sentenza n. 271/2019 del TRIBUNALE di VELLETRI, depositata
il 01/03/2019;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non
partecipata del 29/09/2020 dal Consigliere Relatore Dott. ELISA
PICARONI.
Fatto
RITENUTO
che G.C. ricorre, sulla base di due motivi, per la cassazione della sentenza del Tribunale di Velletri, pubblicata in data 11 febbraio 2019, che ha dichiarato inammissibile l’appello proposto dal medesimo G. avverso la sentenza del Giudice di pace di Velletri n. 1553 del 2016, e nei confronti di Roma Capitale e dell’Agenzia delle entrate;
che il Giudice di pace aveva accolto l’opposizione ex art. 615 c.p.c., alla cartella di pagamento n. (OMISSIS) e dichiarato compensate le spese del giudizio;
che il Tribunale ha dichiarato inammissibile l’appello ai sensi del comb. disp. artt. 113 e 339 c.p.c., u.c.;
che resiste con controricorso Roma capitale, mentre non ha svolto difese in questa sede l’Agenzia delle entrate;
che il relatore ha formulato proposta di decisione, ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c., di manifesta infondatezza o inammissibilità del ricorso;
che il ricorrente ha depositato memoria.
Diritto
CONSIDERATO
che il Collegio ha rilevato che il ricorso risulta notificato nei confronti dell’Agenzia delle entrate – Riscossione presso la relativa sede legale;
che, per contro, secondo il principio affermato dalle Sezioni Unite di questa Corte con la sentenza n. 2087 del 2020, la notifica del ricorso eseguita all’Agenzia dell’entrate – Riscossione va effettuata presso la competente avvocatura dello Stato da indentificarsi nell’Avvocatura generale in Roma.
che, pertanto, la causa deve essere rinviata a nuovo ruolo per consentire il rinnovo della notifica del ricorso all’Agenzia dell’entrate-Riscossione presso l’Avvocatura generale dello Stato in Roma.
PQM
La Corte rinvia la causa a nuovo ruolo per il rinnovo della notificazione del ricorso all’Agenzia delle entrate – Riscossione presso l’Avvocatura generale dello Stato, entro 30 giorni dalla comunicazione della presente ordinanza.
Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio della VI-II Sezione civile della Corte suprema di Cassazione, il 29 settembre 2020.
Depositato in Cancelleria il 23 dicembre 2020