Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 29207 del 28/12/2011
Cassazione civile sez. trib., 28/12/2011, (ud. 07/12/2011, dep. 28/12/2011), n.29207
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TRIBUTARIA
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. MERONE Antonio – Presidente –
Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere –
Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere –
Dott. CIRILLO Ettore – rel. Consigliere –
Dott. SAMBITO Maria Giovanna C. – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ordinanza
sul ricorso 26756/2009 proposto da:
AGENZIA DELLE ENTRATE (d’ora in poi detta Agenzia o Ufficio o
Amministrazione) (OMISSIS) in persona del Direttore Generale pro
tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12,
presso l’AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che la rappresenta e
difende, ope legis;
– ricorrente –
contro
M.R., A.M., P.M., elettivamente
domiciliati in ROMA, presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappresentati e
difesi dall’avv. PACE Fabio, giusta procura a margine del
controricorso incidentale;
– controricorrenti incidentali –
contro
AGENZIA DELLE ENTRATE (d’ora in poi detta Agenzia o Ufficio o
Amministrazione) (OMISSIS) in persona del Direttore Generale pro
tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12,
presso l’AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che la rappresenta e
difende, ope legis;
– controricorrente al ricorrente incidentale –
– ricorrenti incidentali –
avverso la sentenza n. 59/12/2 008 della Commissione Tributaria
Regionale di MILANO del 29.9.08, depositata il 14/10/2008;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del
07/12/2011 dal Consigliere Relatore Dott. ETTORE CIRILLO;
udito per la ricorrente e controricorrente al ricorrente incidentale
l’Avvocato Alessandro De Stefano che ha chiesto l’accoglimento del
ricorso;
udito per i controricorrenti incidentali l’Avvocato Fabio Pace che si
riporta agli scritti.
E’ presente il Procuratore Generale in persona del Dott. ALFREDO
POMPEO VIOLA che nulla osserva rispetto alla relazione scritta.
Fatto
FATTO E DIRITTO
La Corte:
costituito il contraddittorio camerale sulla relazione prevista dall’art. 380 bis c.p.c., osserva quanto segue:
1. In controversia relativa al rimborso di trattenute erariali operate con le aliquote previste dalla c.d. tassazione separata, nei confronti di ex dirigente dell’Enel (il defunto M.C.) sulle somme erogate da Fondenel/PIA alla cessazione del rapporto, l’Agenzia delle entrate ricorre per cassazione avverso la decisione d’appello favorevole alla parte contribuente (CTR-Lombardia n. 59/22/08), denunciando violazioni di legge e correlati vizi motivazionali e sviluppando plurime questioni, alle quali resistono i privati, con controricorso, ricorso incidentale condizionato e memoria; l’Agenzia, a sua volta, replica al ricorso incidentale con proprio controricorso.
2. Partendo dal ricorso principale, trattasi di questioni – dirette a contestare la riconosciuta tassazione agevolata del 12,50% – tutte recentemente e definitivamente risolte dalle Sezioni Unite nella sentenza n. 13642 del 22 giugno 2011, che ha enunciato il risolutivo e assorbente principio di seguito riportato:
“In tema di fondi previdenziali integrativi, le prestazioni erogate in forma capitale ad un soggetto che risulti iscritto, in epoca antecedente all’entrata in vigore del D.Lgs. n. 124 del 1993, ad un Fondo di previdenza complementare aziendale a capitalizzazione di versamenti e a causa previdenziale prevalente, sono soggette al seguente trattamento tributario: a) per gli importi maturati fino al 31 dicembre 2000, la prestazione è assoggettata al regime di tassazione separata di cui all’art. 16, comma 1, lett. a), e art. 17 del T.U.I.R., solo per quanto riguarda la “sorte capitale” corrispondente all’attribuzione patrimoniale conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro, mentre alle somme provenienti dalla liquidazione del c.d. rendimento si applica la ritenuta del 12,50%, prevista dalla L. n. 482 del 1985, art. 6; b) per gli importi maturati a decorrere dal 1 gennaio 2001 si applica interamente il regime di tassazione separata di cui all’art. 16, comma 1, lett. a), e art. 17 del T.U.I.R.”.
3. Inoltre, con riferimento al basilare concetto di “rendimento”, le Sezioni Unite precisano in motivazione (par. 6.1) che si tratta del “rendimento netto, imputabile alla gestione sul mercato da parte del fondo del capitale accantonato”, 4. Tale rilievo, riguardante specificamente la previdenza complementare aziendale per i dirigenti dell’ENEL (disciplinata dagli accordi sindacali del 1986 e del 1998), chiarisce e integra la generale portata regolatrice del principio di diritto.
5. Tutto ciò premesso, dichiarata assorbita ogni altra censura, il ricorso principale deve essere accolto per quanto di ragione, con stretto riferimento ai principi enunciati dalle Sezioni Unite e sopra riportati, non essendovi ragioni per discostarsene.
6. Ciò comporta la cassazione della difforme sentenza impugnata, con rinvio della causa, per nuovo esame della fattispecie concreta in forza dei suddetti principi (par. 2-3), alla commissione regionale competente, che, in diversa composizione, liquiderà anche le spese del presente grado di giudizio.
7. Inoltre, va disatteso il riunito ricorso incidentale condizionato, in virtù del quale gli eredi del contribuente denunciano la novità in appello della questione sulla natura delle somme erogate e sulle disposizioni regolatrici.
8. La censura, infatti, verte su mere argomentazioni giuridiche svolte dall’Ufficio a sostegno dell’impianto difensivo generale circa la non operatività della tassazione per i redditi da capitale.
PQM
La Corte, riuniti i ricorsi, accoglie parzialmente il ricorso principale nei sensi di cui in motivazione, rigetta il ricorso incidentale, cassa la sentenza impugnata in relazione a quanto accolto e rinvia, anche per le spese, alla CTR-Lombardia in diversa composizione.
Così deciso in Roma, il 7 dicembre 2011.
Depositato in Cancelleria il 28 dicembre 2011