Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 28463 del 22/12/2011
Cassazione civile sez. VI, 22/12/2011, (ud. 07/11/2011, dep. 22/12/2011), n.28463
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE 1
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. SALME’ Giuseppe – rel. Presidente –
Dott. RORDORF Renato – Consigliere –
Dott. MACIOCE Luigi – Consigliere –
Dott. ZANICHELLI Vittorio – Consigliere –
Dott. MERCOLINO Guido – Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ordinanza
sul ricorso 8404-2011 proposto da:
A.F.E. in qualità di rappresentante e difensore
della Sig.ra V.A. (OMISSIS) elettivamente
domiciliato in ROMA, VIA ANDREA DORIA 48, giusta delega a margine del
ricorso introduttivo;
– ricorrente –
contro
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI;
– intimata –
avverso l’ordinanza n. 23750/10 della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE di
ROMA del 19/10/2010, depositata il 23/11/2010;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del
07/11/2011 dal Presidente Relatore Dott. GIUSEPPE SALME’;
udito l’Avvocato Roda Ranieri (delega avvocato A.F.
E.) difensore del ricorrente che si riporta agli scritti;
è presente il P.G. in persona del Dott. MAURIZIO VELARDI che ha
concluso per l’accoglimento del ricorso.
Fatto
FATTO E DIRITTO
Letta l’istanza di correzione dell’errore materiale della sentenza n. 23750/2010 presentata da V.A., diretta a ottenere che nell’intestazione della predetta sentenza il ricorrente risulti elettivamente domiciliato in Roma, via Andrea Doria 48 presso l’avv. A.F.E. invece che domiciliato in Roma, Cancelleria della corte di cassazione, e rappresentato e difeso dall’avv. Alfonso Luigi Marra;
ritenuto che l’istanza appare manifestamente fondata in quanto l’errore rilevato appare frutto di mera svista.
P.Q.M.
la Corte dispone procedersi alla correzione dell’errore materiale nel senso che nell’intestazione il ricorrente deve risultare elettivamente domiciliato in Roma, via Andrea Doria 48 presso l’avv. A.F.E. invece che domiciliato in Roma, Cancelleria della corte di cassazione, e rappresentato e difeso dall’avv. Alfonso Luigi Marra.
Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio della sesta sezione civile – 1^ sezione, il 7 novembre 2011.
Depositato in Cancelleria il 22 dicembre 2011