Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 27745 del 29/10/2019

Cassazione civile sez. VI, 29/10/2019, (ud. 26/09/2019, dep. 29/10/2019), n.27745

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE T

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCCI Mauro – Presidente –

Dott. CONTI Roberto Giovanni – rel. Consigliere –

Dott. LA TORRE Maria Enza – Consigliere –

Dott. DELLI PRISCOLI Lorenzo – Consigliere –

Dott. CAPOZZI Raffaele – Consigliere –

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA INTERLOCUTORIA

sul ricorso 12320-2018 proposto da:

C.A., C.R., in qualità di titolari e

legali rappresentanti dello studio C. – Studio Associato di

Consulenza Aziendale e Tributaria, elettivamente domiciliati in

ROMA, PIAZZA CAVOUR presso la CANCELLERIA della CORTE di CASSAZIONE,

rappresentati e difesi dall’avvocato ALESSANDRO JENI;

– ricorrenti –

contro

AGENZIA DELLE ENTRATE E DEL TERRITORIO, C.F. (OMISSIS), in persona

del Direttore pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA

DEI PORTOGHESI 12, presso l’AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che la

rappresenta e difende, ope legis;

– controricorrente –

avverso la sentenza n. 4235/1/2017 della COMMISSIONE TRIBUTARIA

REGIONALE della SICILIA, depositata il 27/10/2017;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non

partecipata del 26/09/2019 dal Consigliere Relatore Dott. CONTI

ROBERTO GIOVANNI.

Fatto

FATTI E RAGIONI DELLA DECISIONE

Rilevato che:

1) La CTR Sicilia, con la sentenza indicata in epigrafe, in parziale riforma della sentenza resa dal giudice di primo grado, dichiarava soggetto ad Irap il reddito riveniente dall’attività di componente del collegio sindacale per l’anno d’imposta 2005, rigettando così integralmente il ricorso proposto dallo Studio associato Consiglio avverso il silenzio rifiuto sull’istanza di rimborso del detto tributo. Secondo il giudice di merito la parte ricorrente non aveva fornito alcuna prova circa la riferibilità delle attività di sindaco ai singoli componenti dello studio, risultando tali attività fatturate al medesimo studio nè emergendo fatture dello studio ai singoli professionisti;

2) Lo studio associato ha proposto ricorso per cassazione, affidato a due motivi, al quale ha resistito l’Agenzia delle entrate con controricorso.

Visto la memoria della parte ricorrente;

Considerato che non ricorrono i presupposti per la decisione in camera di consiglio ai sensi dell’art. 375 c.p.c..

P.Q.M.

La Corte rinvia gli atti alla Sezione V.

Così deciso in Roma, il 26 settembre 2019.

Depositato in Cancelleria il 29 ottobre 2019

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