Sentenza Sentenza Cassazione Civile n. 26163 del 06/12/2011
Cassazione civile sez. trib., 06/12/2011, (ud. 16/11/2011, dep. 06/12/2011), n.26163
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TRIBUTARIA
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. LUPI Fernando – Presidente –
Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere –
Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Consigliere –
Dott. GRECO Antonio – Consigliere –
Dott. BOTTA Raffaele – rel. Consigliere –
ha pronunciato la seguente:
ordinanza
sul ricorso proposto da:
I Portici S.r.L., in persona del legale rappresentante pro tempore,
elettivamente domiciliata in Roma, piazza della Libertà 20, presso
l’avv. Caroleo Francesco che, unitamente all’avv. Dell’Acqua Bruno la
rappresenta e difende, giusta delega in calce al ricorso;
– ricorrente –
contro
Agenzia delle Entrate, in persona del Direttore pro tempore,
elettivamente domiciliata in Roma, via dei Portoghesi 12, presso
l’Avvocatura Generale dello Stato, che la rappresenta e difende per
legge;
– controricorrente –
avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della
Lombardia (Milano), Sez. 07, n. 103/07/06, del 13 luglio 2006,
depositata il 14 luglio 2006, non notificata.
Vista la relazione ex art. 380-bis c.p.c. della causa svolta nella
Camera di Consiglio del 16 novembre 2011 dal Relatore Cons. Raffaele
Botta;
Preso atto che nessuno è presente per le parti;
Preso atto che il P.G. non ha presentato proprie osservazioni sulla
relazione ex art. 380-bis c.p.c. notificatagli.
Fatto
FATTO E DIRITTO
Considerato che il ricorso – che concerne una controversia relativa all’impugnazione di un avviso di rettifica e liquidazione dell’imposta di registro per la cessione d’azienda effettuata dalla società – poggia su un unico motivo con il quale si denuncia:
violazione e falsa applicazione degli artt. 137, 138, 139, 148 e 160 c.p.c. e L. n. 890 del 1982, art. 7 lamentando di non avere ricevuto la notifica dell’atto di appello.
Ritenuto che il ricorso è infondato. Non è messa in discussione la circostanza che la notifica dell’atto di appello sia stata eseguita nel domicilio eletto, in quanto la società contribuente si lamenta esclusivamente del fatto che dall’avviso di ricevimento non sia identificabile la persona alla quale l’atto sa stato consegnato dall’ufficiale postale notificante. Ma proprio perchè la notifica è pacificamente avvenuta nel domicilio eletto presso il difensore, la società aveva l’onere di provare che l’atto era stato consegnato a persona priva di qualsiasi rapporto con il destinatario, prova che nel caso non è stata offerta.
Ritenuto, pertanto, che deve essere rigettato il ricorso e che le spese seguono la soccombenza.
P.Q.M.
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE Rigetta il ricorso e condanna la parte ricorrente alle spese della presente fase del giudizio che liquida in Euro 2.300,00 di cui Euro 2.200,00 per onorari, oltre spese generali ed accessori di legge.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio, il 16 novembre 2011.
Depositato in Cancelleria il 6 dicembre 2011